lunedì 30 settembre 2013

Cagliari-Inter: la moviola.

Eccovi la moviola di Cagliari-Inter! Questa partita, che ci ha visto (a tratti) dominare, si è chiusa con un pareggio per 1 a 1; davvero sfortunata la nostra squadra che si è vista negare da un tiro deviato 3 punti che sarebbero stati -onestamente- meritati. Buona prova di Rocchi e assistenti, anche se vale la pena rianalizzare qualche episodio.

Primo Tempo:
14' Kovacic si invola in attacco dopo un tunnel su Avelar. Conti lo stende da dietro, venendo ammonito: giallo sacrosanto.
32' Guarin perde palla e apre al contropiede di Ibarbo che viene atterato al limite da Juan Jesus. Giusta l'ammonizione: Juan non è ultimo uomo e dunque l'espulsione sarebbe stata eccessiva.
35' Brutta entrata di Pinilla su Pereira, altro cartellino giallo giustamente assegnato.
37' Kovacic stoppa bene e salta Rossettini che lo trattiene vistosamente, corretta l'ammonizione.

Secondo Tempo:
57' Nainggolan entra duro su Pereira. Il belga prende prima il pallone ma il piede è alto; giallo probabilmente eccessivo.
59' Pereira segna a gioco fermo dopo il fallo in attacco di Belfodil. Onestamente né l'algerino né Kovacic, che, successivamente, cerca di raggiungere la sfera contrastato da Astori, sembrano commettere irregolarità plateali. Arbitro troppo fiscale in questo caso.
75' Bellissima palla di Palacio per Nagatomo, quest'ultimo entra in area e serve Icardi per un facile tap-in che vale il vantaggio interista. Regolari le posizioni di entrambi i calciatori.
90' Ammonito Nagatomo per un entrata in scivolata su Nainggolan: provvedimento giusto.
92' La palla staziona pericolosamente in area cagliaritana dopo un'uscita alta di Agazzi. L'arbitro ferma tutto per un fallo -inesistente- in attacco.

domenica 29 settembre 2013

Cagliari-Inter 1-1: le pagelle.

Mauro Icardi, autore dell'1 a 0.
Pagelle Inter:

Handanovic 6 Non compie miracoli, sempre attento, incolpevole sul gol.

Rolando 5,5 E' lui che devia la palla che ha permesso al Cagliari di segnare il pareggio. Sempre abbastanza insicuro.

Ranocchia 6 Si piazza in mezzo alla difesa e tiene bene la posizione, ma senza Campagnaro sembra meno sicuro.

(Dall'88°) Milito s.v.

Juan Jesus 6 Ammonito per fermare un contropiede di Ibarbo, gioca tutta la partita cercando di non prendere il secondo giallo.

Nagatomo 7 Impegnato sulla fascia destra, gioca alla grande tutto il match e fornisce l'assist per il gol di Icardi.

Cambiasso 6,5 Solita sicurezza, solo due sbavature: la prima quando in difesa regala un pallone a Ibraimi, la seconda quando al noventesimo minuto non ha la lucidità di appogiare in porta una palla non difficile.

Kovacic 6,5 Slalom speciale in mezzo al campo, la specialità della casa. Sempre preciso in un terreno di gioco molto difficile per uno tecnico come lui.

Guarin 6 Si impegna ma talvolta è impreciso, vuole segnare e tenta la conclusione più volte.

Pereira 6 Stavolta gioca meglio del solito, anche se Nagatomo è di un altro livello.

Alvarez 6 E' stanco e si vede, infatti Mazzarri lo toglie dal campo dopo 45 minuti. Qualche buona giocata.

(Dal 46°) Icardi 6,5 Realizza un gol facile facile, buona prestazione complessivamente.

Belfodil 6,5 Si muove su tutto il fronte d'attacco e sfiora il gol con un bel colpo di testa. Buona partita per uno che aveva giocato solo pochi minuti finora.

(Dal 64°) Palacio 7 Entra lui ed è subito un pericolo per la difesa sarda, riesce sempre a dribblare con successo i suoi avversari.

All. Mazzarri 6,5 Tre fattori hanno inciso sulla partita: il campo di gioco che sembrava una piscina, un giorno in meno di riposo degli avversari, il turnover. Comunque la squadra si esprime bene.


Cagliari-Inter: presentazione della partita e probabili formazioni

Domenica 29 Settembre alle ore 15, presso lo stadio Nereo Rocco di Trieste, l'Inter verrà ospitata dal Cagliari. Si tratta della terza volta che le due squadre si incontrano in questa cornice a causa dei problemi di agibilità degli stadi di Cagliari, che pure paiono in via di risoluzione. L'Inter arriva alla sfida dopo la rimonta di giovedì in casa contro la Fiorentina, avendo fornito una buona prova dal punto di vista caratteriale, mentre la formazione sarda proviene da due pareggi consecutivi contro Sampdoria e Livorno.

Casa Inter: Mazzarri confermerà il modulo già proposto da inizio stagione, probabilmente inserendo Kovacic per far riposare Taider e permettere al croato di recuperare il tempo perso per via dell'infortunio occorso in preparazione e permettergli di mettere in mostra le sue qualità nello stadio italiano più vicino alla sua terra natia. Osservato speciale sarà Guarin, un poco in ombra nelle ultime uscite e vittima di contestazione nell'ultima gara casalinga, a cui il giocatore ha risposto in maniera provocatoria. Avendo già domandato scusa ai tifosi,  che pure a nostro avviso non avrebbero dovuto fischiare il giocatore, dovrà solo mostrare quanto di buono era stato capace di fare in passato.

Casa Cagliari: non potendo contare su Cossu ed Ekdal, Diego Lopez dovrà affrontare una piccola emergenza. Probabile l'innesto di Dessena come mezzala e il rientro di Murru in difesa. Dubbio in attacco, tuttavia le ultime voci parlerebbero di un tridente composto da Sau, Ibarbo e Pinilla. Infine il capitano Conti dovrà stare attento a non farsi ammonire poichè, nonostante si tratti della quinta giornata, si trova già in diffida.

Formazioni

Cagliari (4-3-3): Agazzi; Perico, Rossettini, Astori, Murru; Dessena, Nainggolan, Conti;Ibarbo, Pinilla, Sau.

Inter (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Kovacic, Nagatomo; Alvarez; Palacio.

venerdì 27 settembre 2013

Inter-Fiorentina: report

Eccovi il report che le azioni più pericolose di Inter-Fiorentina, terminato con la vittoria in rimonta della nostra squadra per 2 a 1.

Primo Tempo:
12' Palla di Joaquin per Rossi, liscia Juan Jesus che lo mette in uno contro uno con Ranocchia. Si allarga bene Pepito trovando il destro ma si fa trovare pronto Handanovic.
14' Contropiede devastante di Juan Jesus che, partendo dalla difesa, serve dal limite dell'area Taider che prova il tiro. Nessun problema per Neto dato che il tiro finisce a lato.
21' Cambiasso perde una palla sanguinosa a centrocampo, Rossi serve Joaquin che prova il destro da posizione defilata. Bravissimo Handanovic a mettere in angolo con i piedi.

Secondo tempo:
50' Azione insistita dell'Inter, la palla giunge a Guarin che esplode il destro dalla distanza. Si fa trovare pronto Neto che mette in corner.
59' La Fiorentina attacca da sinistra cercando un cross basso. In area c'è il solo Joaquin ma Ranocchia e Juan Jesus sono fuori posizione e quest'ultimo strattona lo spagnolo provocando un calcio di rigore. Batte Rossi, Handanovic intuisce e devia, ma non abbastanza. 1 a 0 Fiorentina.
72' Calcio d'angolo di Kovacic, Neto esce male e la palla rimane in area, alzandosi a campanile dopo l'intervento di Ambrosini. Campagnaro riesce a fare la sponda per Cambiasso che, in un fazzoletto, stoppa di petto e segna in mezza rovesciata. Gran gol e pareggio per l'Inter.
81' Bel dribbling di Borja Valero che, da sinistra, mette al centro per Ilicic tutto solo a rimorchio. Ottima la respinta di Handanovic.
83' Alvarez porta palla da sinista servendo Jonathan sul secondo palo, tutto solo. Lo stop del brasiliano non è facile e Mati Fernandez sembra rimontarlo ma il Divino riesce ad evitare l'intervento del cileno, trovando un gran gol di esterno che vale i 3 punti.
87' Pereira in contropiede compie un coast-to-coast arrivando in area, il suo sinistro è disinnescato da Neto. Un po' egoista: poteva servire Palacio.

Inter-Fiorentina: pagelle.

Vittoria tanto importante quanto sofferta della nostra Inter che, recuperando il vantaggio iniziale della Fiorentina di Rossi, riesce a imporsi trovando i 3 punti che valgono il secondo posto in Serie A. Ecco le nostre pagelle dei protagonisti di questa sfida.

Handanovic: Buona prestazione dell'estremo difensore sloveno. Dopo due buone parate su Rossi e Joaquin, riesce a sfiorare anche il calcio di rigore di Pepito senza però salvare il risultato. Rischia però sul cross di Tomovic una clamorosa autorete. 6,5
Juan Jesus: Un po' in affanno il brasiliano, soffre la fisicità e la velocità di Joaquin anche se compie, come sempre, ottimi anticipi. Gli vale, almeno, mezzo voto in meno la grave leggerezza che porta al rigore su Joaquin. 5,5
Ranocchia: Meglio del compagno di reparto, si fa sentire sulle palle alte in entrambe le aree di rigore. Sbaglia anche lui posizione e tempismo sull'azione che porta al rigore per la Fiorentina. Poteva costare molto caro. 6
Campagnaro: Non sbaglia mai una partita. Il vero top player dell'Inter, compie una chiusura nei minuti finali che salva il risultato. Imprescindibile. 6,5
Jonathan: Un piccolo passo indietro rispetto le scorse partite, anche perché è tutta l'Inter a sembrare, a tratti, fuori dalla partita. Sistema tutto con un gran gol che vale i 3 punti e la standing ovation di San Siro. 6,5 (dall'85' Pereira: gioca pochi minuti, ma ha un'occasione colossale per chiuderla, anche se forse poteva servire Palacio... una sufficienza di incoraggiamento. 6)
Nagatomo: Partita un po' incolore dell'esterno giapponese, che comunque si sforza molto per essere sempre presente in entrambe le fasi. 6
Guarin: Partita a due facce del colombiano: ha la forza fisica e la classe per spaccare gli incontri -e le difese- ma troppo spesso si assenta dal gioco, diventando macchinoso e lento. Mezzo voto in meno per la troppa libertà che lascia a Borja Valero in fase difensiva. Bravo però a presentarsi ai microfoni per chiarire e scusarsi con i tifosi per la, leggerissima, "lite". 5,5 (dal 67' Icardi: entra e lotta, il suo peso in attacco sarà fondamentale. 6)
Taider: Forse un gradino sotto rispetto la sfida con il Sassuolo, il franco-algerino mette in mostra le sue doti ma troppo spesso non rischia la giocata limitandosi al compitino. Ha ampi margini di miglioramento. 6 (dal 61' Kovacic: ha un altro passo e si vede. Mazzarri non vuole rischiarlo per recuperarlo al massimo della forma, e fa bene: sarà un elemento importante per la squadra. 6,5)
Cambiasso: Un giocatore ritrovato. Mazzarri non ha voluto buttarsi sul mercato per cercare un mediano e il Cuchu sta ripagando con grandi prestazioni. Un gol da punta vera e un'intelligenza tattica da fenomeno. Chapeau. 7,5
Alvarez: Un'altra buona prestazione di Ricky Maravilla, che sembra davvero capace di accendere e spegnere la luce a suo piacimento. Alcune sue giocate lasciano a bocca aperta, se preservato potrebbe diventare un vero campione. 7
Palacio: Instancabile come sempre, Rodrigo ha corso per tre anche se non ha ricevuto molti palloni giocabili. E' un fenomeno e lo fa vedere sempre. 6,5

giovedì 26 settembre 2013

Inter-Fiorentina: presentazione della partita e probabili formazioni.

Ricky Alvarez, trequartista dell'Inter (foto "bausciacafe.com")
Inter-Fiorentina.- Questa sera alle ore 20.45, presso lo stadio "Giuseppe Meazza", Inter e Fiorentina si sfidano in un match valevole per la quinta giornata di Serie A. Entrambe le squadre sono terze in classifica a quota 10 punti.

Inter: la prova del nove.- I Nerazzurri hanno iniziato alla grande questa nuova stagione: 3 vittorie e un pareggio collezionati, miglior attacco (13 gol realizzati) e miglior difesa (1 gol subito). Questa sera potremo capire le reali ambizioni della squadra di Mazzarri, che affronta un avversario tosto e di qualità come la Fiorentina. Confermato l'11 che ha frantumato il Sassuolo, unica grande assente la Curva Nord.

Fiorentina: tanti infortunati ma tanta voglia di far bene.- I Viola hanno gli stessi punti dell'Inter, le stesse ambizioni di classifica, ma qualche giocatore infortunato di troppo. Gomez, Cuadrado e Pizarro non ci saranno, costringendo Montella a cambiare modulo (dal 3-5-2 al 4-3-2-1) e Rossi al superlavoro. Nonostante le defezioni sarà un grande avversario, difficile da battere.

Probabili formazioni:
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Taider, Nagatomo; Alvarez; Palacio. All. Mazzarri.
Fiorentina (4-3-2-1): Neto; Tomovic, Gonzalo Rodriguez, Savic, Pasqual; Aquilani, Ambrosini, Borja Valero; Joaquin, Mati Fernandez; Rossi. All. Montella.

martedì 24 settembre 2013

Lavagna Tattica (n°4)

Ciao a tutti! Eccoci con il quarto numero della nostra rubrica settimanale che cerca di analizzare le tattiche e le disposizioni in campo della nostra Inter, integrando queste disamine con esempi tratti dalle più recenti prestazioni nerazzurre. Mazzarri sembra ormai deciso a puntare con forza sul 3-5-1-1, pronto a passare alle due punte secondo necessità, e le ultime prestazioni contro Catania, Juventus e Sassuolo mostrano come questo modulo si sposi bene alla nostra rosa, dando i frutti sperati.

FASE DIFENSIVA
Da salvare: Davvero poco da eccepire a questa (grande) difesa: un abisso rispetto l'anno scorso, nonostante i titolari siano, per i due terzi, gli stessi. Le meccaniche difensive funzionano benissimo e l'inserimento di un Campagnaro in stato di grazia ha certo aiutato, sia per l'attitudine di questo giocatore per la difesa a 3 che per la conoscenza del "metodo Mazzarri". Benissimo anche gli esterni e i centrocampisti, che, creando grande densità, hanno permesso alla nostra squadra di tenere la porta inviolata per ben quattro gare ufficiali su cinque, un miracolo se confrontato alle statistiche della passata stagione. E' proprio tutta la squadra a sembrare diversa, più sicura: finalmente ogni giocatore sa dove deve stare, cosa deve fare e quando lo deve fare; e lo fa (visti i risultati, lo fa bene).
Da migliorare: Come detto poco da rimproverare a questa difesa che ha mostrato anche contro il Sassuolo una grande compattezza. Se è vero che i neroverdi hanno preso 7 gol, bisogna anche ricordare che la formazione di Di Francesco ha giocato una parte considerevole della partita con un 4-2-4 a trazione totalmente offensiva: ottimo non aver subito reti. Dopo queste prestazioni interessanti sarà un bel banco di prova la partita contro la Fiorentina.

FASE OFFENSIVA
Da salvare: Se nelle prime uscite il 3-5-1-1 era stato un modulo di "contenimento", adatto a sfiancare gli avversari per poi permettere alla squadra, schierata con il 3-5-2, di portare l'affondo decisivo, ora sembra sempre più rodato anche in fase d'attacco. Nonostante l'assenza di vere punte, con i soli Alvarez e Palacio in campo, l'Inter ha già segnato 6 gol nelle prime quattro di Campionato (2 al Catania più 4 al Sassuolo) senza subirne alcuno. Il Sassuolo ha palesato carenze difensive a tratti imbarazzanti, sono dunque emerse molti aspetti positivi della fase offensiva interista, che speriamo di rivedere durante tutta la stagione. Gli esterni sono l'emblema di questa rinascita: oltre alla evidente crescita individuale, non possiamo non notare la mano di Mazzarri. Questi giocatori si sovrappongono sempre, permettendo ai portatori di palla innumerevoli soluzioni. Oltre a rendersi visibili per semplici appoggi, abbiamo visto triangolazioni molto interessanti ma anche verticalizzazioni improvvise che ci ha permesso trovare spesso il gol, perfino direttamente dalla difesa, come nel caso del secondo gol partito dai piedi di Juan Jesus. Ma soprattutto spicca il pressing, finalmente svolto in modo aggressivo ma ordinato, utilissimo anche in fase offensiva (chiari esempi i gol di Icardi contro la Juventus e Taider contro il Sassuolo).
Da migliorare: Come detto il 3-5-1-1 sta dando i risultati sperati. Capita però che, con difese schierate, i varchi siano pochi e (troppo) spesso ci si trovi a fare possesso palla in orizzontale, senza trovare la via per aprire le difese. Contro le "piccole" sarebbe dunque più indicato un 3-5-2 puro, che, oltre a portare il necessario peso aggiuntivo in avanti, ci permetterebbe di far ruotare molto di più i nostri giocatori. Una prima punta a scelta fra Icardi e Milito supportata da una seconda come Palacio, con Belfodil pronto a subentrare. Senza dimenticare Alvarez, un vero jolly che potrà giocare sia da seconda punta in un modulo più difensivo che da interno di centrocampo.

domenica 22 settembre 2013

Sassuolo-Inter 0-7: le pagelle.

2 gol quest'oggi per il Principe Diego Alberto Milito.
Pagelle Inter

(3-5-1-1):

Handanovic 6,5 Sempre attento, non deve compiere parate particolarmente difficili.

Campagnaro 6,5 L'attacco del Sassuolo è poca roba, lui tiene bene la posizione.

Ranocchia 6,5 Bravo a marcare Floro Flores, non va mai in affanno.

Juan Jesus 6,5 Sempre esplosivo e determinato negli interventi, non concede nulla agli avversari.

Jonathan 6,5 Non fa nulla di particolare, tiene bene la posizione.

Dal 67° Wallace 6 Prende il posto del connazionale Jonathan e fa il suo dovere.

Guarin 6,5 Fornisce l'assist per la doppietta di Milito, a centrocampo il Sassuolo non vede mai palla.

Cambiasso 7 Prima gioca la sua solita gara attenta in fase di contenimento e di impostazione, poi decide di tirare da fuori e segna un gran gol.

Taider 7 Un gol e un quasi gol (probabilmente autogol del terzino del Sassuolo Pucino), bene sia in fase difensiva che in fase offensiva.

Dal 56° Kovacic 6 Gioca bene a metà campo, ma la partita non aveva più un senso quando è entrato.

Nagatomo 7 La "premiata ditta" Palacio-Nagatomo sforna un altro gol: questa volta è il giapponese a fornire l'assist per l'argentino.

Alvarez 8 Classe, decisione ma soprattutto concretezza, quella che tutti i suoi critici pensavano non potesse mai raggiungere. Un gol e un assist. Si è preso l'Inter, finalmente.

Palacio 8 Ormai non prende un voto sotto il 7, troppo forte per la stramba difesa del Sassuolo. Segna 1 gol.

Dal 54° Milito 7 Entra quando la partita è già segnata, lui ne approfitta e grazie agli assist dei compagni Alvarez e Guarin realizza una doppietta. Bentornato Principe!

All. Mazzarri 8 Solo applausi per un allenatore che in pochi mesi ha trasformato un'insieme di giocatori senz'anima in una Squadra con la "S" maiuscola. Bravo!

Sassuolo-Inter: moviola.

Roboante vittoria della nostra Inter! Il Sassuolo è stato, infatti, asfaltato per 7 a 0 tra le mura amiche del "Mapei Stadium". Eccovi la nostra moviola di una partita che, nonostante sia stata interamente a senso unico, ha avuto molte decisioni discutibili.

Primo Tempo:
7' Palla lunga per Nagatomo che, dopo un grande stop in corsa, serve Palacio al centro che insacca da due passi. Il giapponese sembra essere in gioco, mentre l'argentino, in offside sulla verticalizzazione, rientra in gioco sull'assist di Nagatomo: il gol è regolare.
22' Missiroli salta Jonathan ma cade al limite dell'area: il giocatore neroverde viene ammonito per simulazione. E' vero che il contatto non c'è, ma forse l'ammonizione è un po' troppo fiscale.
23' Sulla respinta corta di Pomini, dopo il tiro di Palacio, si avventa Taider che insacca da distanza ravvicinata. Protesta la difesa del Sassuolo, ma sia l'argentino che l'algerino sono in gioco.

Secondo Tempo:
50' Missiroli si getta su un bel cross di Schelotto ma non riesce ad impattare la palla. Da segnalare però il fuorigioco di rientro di Floro Flores che dà il via all'azione neroverde.
74' Milito riceve al limite dell'area, servendo poi Cambiasso che, con un bellissimo tiro a giro, porta l'Inter sul punteggio di 0 a 6. Dubbi sulla posizione di Milito che sembra essere in offside.
83' L'Inter dilaga con Guarin che, lanciato sulla fascia, serve al centro Milito che deve solo segnare a porta vuota. Gol irregolare: il colombiano è in fuorigioco.

sabato 21 settembre 2013

Sassuolo-Inter: presentazione della partita e probabili formazioni

Domenica alle ore 12.30 si giocherà al Mapei Stadium di Reggio Emilia l'incontro che vedrà impegnata la squadra di casa, il Sassuolo, nell'arduo compito di arginare la compagine nerazzurra. La formazione emiliana arriva infatti da una serie estremamente negativa di tre sconfitte nelle prime tre partite della stagione, subendo otto reti a fronte di una sola siglata. La situazione è ancora più grave se si pensa che le formazioni affrontate dalla squadra di mister Di Francesco sono state nell'ordine Torino, Livorno e Verona. La formazione di Walter Mazzarri parte dunque decisamente favorita, ma dovrà scendere in campo con la convinzione di portare a casa i tre punti e cercare di confermare le belle prestazioni offerte nel primo scorcio di campionato.

Casa Sassuolo - Di Francesco dovrà affrontare un'emergenza di rosa oltre che di risultati. In settimana si è verificato l'infortunio di Terranova, che starà fuori per molti mesi e che ha rappresentato un pilastro della formazione dello scorso anno. Saranno indisponibili per questa giornata anche Marrone e Gomes oltre allo squalificato Berardi. Lo stesso Pegolo si accomoderà probabilmente in panchina per via di una contusione rimediata in allenamento. L'unico fattore positivo per la squadra è rappresentato dalla presenza di Schelotto, che cercherà di mettersi in mostra agli occhi della formazione nerazzurra, sperando così di essere rivalutato da allenatore e dirigenza.

Casa Inter - Mister Mazzarri dovrebbe riproporre la stessa formazione vista a San Siro contro la Juventus, visto che nè Icardi nè Kovacic sembrano avere ancora i 90' nelle gambe. Potrebbe essere l'occasione per rivedere in campo il principe Diego Alberto MILITO, a cui potrebbero essere offerti alcuni minuti finali per riprendere confidenza con gli avversari.


Probabili formazioni

Sassuolo (4-3-3): Pomini; Gazzola, Antei, Acerbi, Ziegler; Kurtic, Magnanelli, Missiroli; Schelotto, Zaza, Floro Flores.

Inter (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Cambiasso, Guarin, Taider, Nagatomo; Alvarez; Palacio.

mercoledì 18 settembre 2013

Saranno famosi: l'Inter dei giovani.

Appuntamento odierno un po' particolare della nostra rubrica "Saranno famosi".

Sono passati solo 3 anni dal Triplete, ma la formazione interista è già priva di campioni, quelli che il giornalismo moderno denomina "top players". Moratti non ha più speso come nei primi anni 2000, ma anche le ultime sciagurate campagne acquisti (che hanno portato gli acquisti a suon di milioni di gente come Pereira e Schelotto) hanno impoverito il tasso tecnico della squadra. Con il prossimo passaggio di proprietà al magnate indonesiano Thohir la situazione non si modificherà in modo sostanziale da un punto di vista dei soldi investiti: scordiamoci i vari Bale, CR7, Neymar, ma non per questo dobbiamo disperare. Thohir ha rivelato che il suo obiettivo è quello di creare una squadra giovane, che cresca in casa i propri talenti (magari comprando per il mondo i migliori giovani talenti di 20-23 anni).
Vediamo una ipotetica squadra di "top players fai-da-te":

PORTIERI
-Bardi: '92 ora in prestito al Livorno, è considerato il miglior giovane portiere italiano ed erede di Buffon. E' un predestinato.
-Di Gennaro: '93 in prestito al Cittadella, è al primo anno tra i professionisti ma è già titolare nella sua nuova squadra. 

DIFENSORI
-Juan Jesus: '91 già titolare nell'Inter, potrebbe diventare un grande difensore.
-Bianchetti: '93 in comproprietà con l'Hellas Verona, dove in questo momento è una riserva, è pilastro e capitano dell'Under 21 italiana. E' un difensore centrale completo e professionale.
-Biraghi: '92 in comproprietà col Catania, è uno dei migliori giovani terzini sinistri italiani. E' titolare nell'Under 21. 
-Mbaye: '94 senegalese, tuttofare della difesa, ora in prestito al Livorno, è un grande talento.
-Donkor: '95 ghanese, anche lui tuttofare della difesa, è un pilastro della Primavera di mister Cerrone.
-Pasa: '94 difesore centrale e mediano, è in prestito al Varese e rappresenta un grande talento.
-Spendlhofer: '93 austriaco, è un difensore centrale dai piedi buoni e molto elangante. Fa parte dell'Under 21 austriaca.

CENTROCAMPISTI
Laxalt: '93 uruguaiano, è un centrocampista molto duttile, che fa della dinamicità il suo punto forte. Ora è in prestito con diritto di riscatto della metà al Bologna. Fa parte dell'Under 20 uruguaiana.
Kovacic: '94 croato, è il talento più puro in casa Inter. Può fare tutti i ruoli del centrocampo grazie alle sua velocità e tecnica, ma per essere un grandissimo deve migliorare in zona gol. E' già titolare della nazionale croata.
Tassi: '95, trequartista e regista di centrocampo della Primavera, è dotato di una grande tecnica, motivo per cui Corioni, presidente del Brescia, l'ha paragonato a Roberto Baggio.
Taider: '92 algerino, è stato appena acquistato dal Bologna. Tuttofare del centrocampo, è un talento notevole. E' già titolare della sua nazionale.
Obi: '91 nigeriano, da anni convive con infortuni abbastanza seri, che ne stanno ritardando l'esplosione. Il ragazzo è però talentuoso e, prima o poi, si farà. Ora è in prestito secco al Parma.
Benassi: '94 in prestito al Livorno, è un regista di centrocampo. Stramaccioni nel corso della stagione 2012-13 l'ha lanciato più volte nella formazione titolare.
Crisetig: '93 in prestito al Crotone, regista friulano, è dotato di una grande tecnica. Vanta già alcune presenze nell'Under 21.
Olsen: '94 danese, in patria è paragonato a Lampard e Gerrard. E' un centrocampista di personalità e corsa, pupillo dell'allenatore dell'Arsenal Wenger.
Duncan: '93 ghanese, in prestito al Livorno, ha grande forza fisica e un sinistro potentissimo. Fa parte dell'Under 20 ghanese.

ATTACCANTI
Longo: '92 in prestito all'Hellas Verona, è un attaccante centrale o seconda punta. Reduce da una stagione altalenante all'Espanyol, vuole esplodere definitivamente nella compagine scaligera. E' titolare dell'Under 21.
Livaja: '93 croato, in comproprietà con l'Atalanta, è un'ala e seconda punta dotata di un talento incredibile. Il suo problema è il carattere, infatti è stato escluso dall'Under 21 croata per motivi disciplinari.
Icardi: '93 argentino, attaccante centrale dal notevole fiuto del gol, rappresenta uno dei prospetti migliori a livello mondiale. Presto esordirà in nazionale maggiore.
Belfodil: '92 algerino, può fare tutti i ruoli dell'attacco. Dopo una bella stagione a Parma è stato convocato nella sua nazionale.
Bessa: '93 italo-brasiliano, è un'ala e trequartista dotata di grande dribbling e visione di gioco. L'anno scorso gli è servito per la riabilitazione dopo il serio infortunio al ginocchio, ora cerca la consacrazione in prestito all'Olhanense.
Belloni: '94 in comproprietà con il Modena, è un'ala molto rapida e tecnica. Ora è all'esame Serie B.
Garritano: '94 in comproprietà con il Cesena, è un trequartista e ala dotata di un grande dribbling e fiuto del gol. 


Ecco un ipotetico 4-3-3, che tra qualche anno potrebbe essere anche la formazione titolare dell'Inter che verrà:



Continuate a seguire la rubrica "Saranno famosi", vi informeremo sui migliori talenti nerazzurri!




martedì 17 settembre 2013

Lavagna Tattica (n°3)

Ciao a tutti! Eccovi il terzo numero della nostra rubrica settimanale che cerca di analizzare le tattiche e le disposizioni in campo della nostra Inter, integrando queste disamine con esempi tratti dalle più recenti prestazioni nerazzurre. Mazzarri imprime -come noto- un'impronta ben marcata con il suo 3-5-2, ma abbiamo già visto nelle partite contro Genoa, Catania e Juventus come, in realtà, il modulo di partenza sembri essere sempre il 3-5-1-1, pronto a passare alle due punte secondo necessità.

FASE DIFENSIVA
Da salvare: Sempre meglio la difesa interista, con un Campagnaro in un momento di grazia. Le meccaniche difensive sono sempre più rodate: un gol subito (peraltro contro la Juventus) in 4 partite ufficiali è un dato molto promettente, se paragonato all'anno scorso è un miracolo. Contro la Juventus era necessaria la marcatura a uomo su alcuni giocatori, cervello e muscoli dei bianconeri, e Taider è stato davvero all'altezza non facendo respirare un campione come Vidal (il quale, oltre a gol, ha avuto un'altra ghiotta occasione, ma entrambe sono maturate quando il franco-algerino aveva già lasciato il campo).
Da migliorare: Riguardo il gol subito con la Juventus c'è poco da dire: più una disattenzione individuale che di tattica o di posizione. Mi sento invece di fare un appunto sulla marcatura. Se è stata ammirevole quella di Taider su Vidal, Pirlo era troppo libero di muoversi. Lasciare tanto spazio ad un giocatore con quelle geometrie può essere pericoloso. Spesso Cambiasso ci ha messo una pezza, ma riguardando la disposizione in campo delle squadre forse sarebbe stato compito di Alvarez.

FASE OFFENSIVA
Da salvare: L'alternanza dei moduli 3-5-1-1 e 3-5-2 sembra sortire gli effetti desiderati: con il primo, infatti, siamo capaci di concedere davvero poco agli avversari senza perdere peso davanti, con il secondo portiamo l'affondo decisivo in attacco quando la stanchezza fa calare i ritmi. Gli esterni stanno imparando a memoria i dettami tattici di Mazzarri e sembrano sempre più educati per questo modulo, sapendo difendere e offendere con uguale intensità (con la Juventus naturalmente ha prevalso la fase di copertura, ma era scontato). Inoltre, a livello individuale, questi moduli sembrano esaltare le doti di tantissimi giocatori, rinati dopo la scorsa stagione (Alvarez, Jonathan, Nagatomo...).
Da migliorare: Gli unici appunti riguardano gli interpreti: se Icardi e Kovacic sembrano ancora, leggermente, fuori condizione (e dunque traggono vantaggi dall'entrare a partita in corso) quando saranno in forma scegliere un solo giocatore fra Icardi, Milito e Alvarez (o Belfodil) e uno fra Taider e Kovacic non sarà facile. E poi Palacio: San Rodrigo corre (e segna) come se fossero tre giocatori, ma, impiegandolo sempre e per 90 minuti, alla lunga potrebbe avere problemi. Sicuramente meglio avere questi dubbi rispetto a quelli dell'anno scorso!

domenica 15 settembre 2013

Inter-Juve: le pagelle

Handanovic 6.5- Buona prestazione, come al solito, del portiere sloveno. Non può nulla sul gol mentre è abile a deviare lateralmente sul colpo di testa di Vidal quando mancano pochi minuti alla fine.
Campagnaro 7.5- Ogni settimana scende in campo con grande personalità e sicurezza, anche nella fase di impostazione. Chirurgico nei salvataggi, guida bene la linea difensiva per fare il fuorigioco.
Ranocchia 6,5- Bravo in mezzo alla difesa, anche nel l'uno contro uno. Proprio in questo aspetto è migliorato molto, dopo i numerosi errori durante la stagione scorsa.
Juan Jesus 6- Fa il suo lavoro, fatica un po' a contenere Isla e se lo dimentica quasi allo scadere ma il cileno sbaglia clamorosamente.
Jonathan 5.5- Dopo le belle prestazioni delle prime due giornate scende in campo molto timoroso e osa poco in attacco. Ci auguriamo possa continuare a crescere per offrire prestazioni convincenti anche contro le grandi. A sua discolpa dobbiamo ricordare che aveva davanti Pogba, con cui non può certo competere fisicamente.
Cambiasso 6,5- Grande sorpresa per tutta la nostra redazione. In questa posizione deve correre meno e per questo può esprimere al meglio le sue qualità. Con questa sua bella prestazione è una sicurezza per la squadra anche grazie alla sua intelligenza tattica.
Taider 6,5- Parte titolare e non sfigura affatto davanti alla squadra di Conte, inserendosi bene sulla fascia sinistra (dal 68' Icardi 7- Entra quando Mazzarri vuole più peso in attacco e proprio come contro il Geona dopo pochi minuti dal suo ingresso la partita si sblocca. Veramente bravo e freddo a concludere l'azione che porta al vantaggio nerazzurro).
Guarin 6- Una media fra il 5 del primo tempo, in cui resta un po' in ombra, e il 7 del secondo, durante il quale segue le indicazioni di Mazzarri e sovrasta ripetutamente Pogba, tanto da costringere Conte a invertirlo con Vidal.
Alvarez 7,5- Grande intensità offensiva e impegno in difesa. Gli riescono parecchi dribbling anche se a volte sembra intestardirsi troppo per cercare la giocata risolutiva, d'altro canto per fare la differenza è giusto provarci. Da applausi il recupero su Chiellini e la cavalcata dalla trequarti bianconera che vale lo splendido assist per Icardi. (Dal 80' Kovacic sv-non ha ancora i novanta minuti nelle gambe, ma quando entra fa davvero la differenza quando punta l'uomo)
Palacio 8- Pazzesco come al solito. Sembra sempre di averne due in campo. Non da riferimenti in attacco e spazia da destra a sinistra. All'85' si fa 40 metri di campo per fermare il contropiede di Isla. Se Tevez giocasse come lui avrebbe vinto il pallone d'oro....

Inter-Juventus: moviola.

Eccovi la moviola di Inter-Juventus 1 a 1, partita diretta da Orsato. Il match non ha avuto molte complicazioni, nonostante la bolgia di San Siro, anche se ci sono due episodi, uno per parte, degni di nota e analisi.

Primo Tempo:
15' Campagnaro entra duro su Tevez, ricevendo un cartellino giallo. Primo fallo dell'argentino: visto il metro di giudizio tenuto per tutto il match dall'arbitro il provvedimento è probabilmente eccessivo.
18' Vidal viene fermato da Taider in area, potrebbe essere rigore ma Orsato ferma tutto per un fallo di mano del cileno. Vedendo il replay il tocco, lievissimo, sembra esserci; bravo Vidal a fine partita ad ammettere il fallo, chiudendo a eventuali polemiche.
32' Lichtsteiner, già ammonito, entra duro su Taider. Il fallo è palesemente da giallo, ma il direttore di gara lo grazia. Conte, infuriato, no: lo svizzero verrà infatti sostituito a fine primo tempo. Deja vu di Juventus-Inter dello scorso campionato.

Secondo Tempo:
51' Chiellini travolge Palacio sul lato corto dell'area di rigore. Orsato lascia correre, sbagliando.

sabato 14 settembre 2013

Inter-Juventus: presentazione della partita e probabili formazioni.

Andrea Ranocchia, difensore centrale (foto "onews.it").
Inter-Juventus.- Questa sera alle ore 18, presso lo stadio "Giuseppe Meazza", Inter e Juventus si sfidano in un match valevole per la terza giornata di Serie A. Entrambe le squadre sono a punteggio pieno con 6 punti in classifica.

Inter: servono concentrazione  e agonismo.- I Nerazzurri partono sfavoriti in questo anticipo di Serie A: la Juve, Campione d'Italia da due stagioni, sembra essersi rafforzata ancora con l'acquisto di giocatori come Tevez e Llorente. All'Inter non resta che mostrare tutte le caratteristiche peculiari di questo inizio di stagione, ovvero disciplina tattica, attenzione e voglia di lottare su ogni pallone. Purtroppo molti giocatori non saranno al meglio per aver partecipato agli impegni nazionali fuori dall'Europa (come Nagatomo, Guarin, Campagnaro e Palacio), così mister Mazzarri ha ancora qualche dubbio per quanto riguarda la formazione titolare (soprattutto Taider-Kovacic). Confermato il 3-5-1-1 e Milito dovrebbe andare in panchina.

Juventus: c'è ancora fame di vittorie.- Gli uomini di Antonio Conte hanno cominciato la nuova stagione esattamente come avevano finito quella scorsa: vincendo contro tutti (in Italia). In più Tevez sembra essere già entrato negli schemi e potrebbe fare la differenza anche in Europa. Mancheranno per infortunio Vucinic, Caceres e Pepe, così l'allenatore sta ancora scegliendo se inserire Llorente, Giovinco o Qualgliarella al posto del montenegrino (che dovrebbe accomodarsi in panchina). Le alternative non mancano.

Probabili formazioni:

Inter (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan Jesus; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Taider, Nagatomo; Alvarez; Palacio. All. Mazzarri.

Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Pogba, Pirlo, Vidal, Asamoah; Tevez, Quagliarella. All. Conte.

Non resta che sperare in una bella partita e... FORZA RAGAZZI!!!!

mercoledì 11 settembre 2013

Saranno famosi: Michael Ventre.

Michael Ventre, foto da genoacfc.it
Quest'oggi, per la nostra rubrica settimanale sui giovani talenti dell'Inter, ci dedichiamo a Michael Ventre.

La storia di un baby fenomeno.- Michael nasce a San Remo, in provincia di Imperia, il 5 Gennaio 1996, dove comincerà a muovere i primi passi calcistici già a 4 anni. Dopo aver giocato nella Sanremese Calcio 1904 passa, a 9 anni, nell'AC Ospedaletti Sanremo, dove, in tre stagioni fra Pulcini e Esordienti, mette da parte, oltre agli innumerevoli premi individuali, un score pazzesco di 452 gol in 296 partite. Giustamente circondato dall'attenzione dei più grandi club, compie molti provini in squadre come Sampdoria, Milan, Juventus, Atalanta, Torino ed Empoli ma è il Monaco ad avvicinarsi di più a Ventre. Ma, dato il divieto per i giovani calciatori di lasciare l'Italia prima dei 14 anni (Ventre ne aveva 12) si accasa al Genoa, dove, dopo ottimi risultati con le giovanili, arriva perfino ad essere aggregato alla prima squadra a Gennaio 2013. L'ultimo giorno di mercato l'Inter compie un gran colpo assicurandosi le prestazione del ragazzo in uno scambio di comproprietà che porta a Genova il pari età Tommasone; andrà in Primavera. Esordisce con i "grandi" nell'amichevole contro il Lugano (2-2) disputata alla Pinetina durante la pausa per la nazionali a Settembre.

Un (più) giovane El Shaarawy.- Seconda punta piccola e veloce (174 cm), ha nel dribbling e nella tecnica i sui punti di forza, anche se le sue statistiche fanno emergere come non disdegni affatto il gol. Destro naturale, ma con una buona educazione nel mancino, è stato spesso paragonato al giovane El Shaarawy genoano. Cresciuto come esterno, deve tanto al suo mentore (e padrino) Vincenzo Stragapede. Suo mister sia alla Sanremese che all'Ospedaletti, dove lo ha spostato seconda punta -giocava esterno- intuendone le doti, lo ha portato al Genoa grazie ai suoi contatti con Michele Sbravati, dirigente del settore giovanile rossoblu, raggiungendolo persino a Genova diventando il suo vice-allenatore.

Ecco un video su Micheal Ventre che ben mette in luce le sue caratteristiche tecniche. Nello specifico ecco i suoi due gol segnati nella finale del Torneo Manlio Selis del 2010. (dal canale di "mikiventre")


Facendo il nostro solito "in bocca al lupo" al giovane Michael vi ricordiamo gli altri articoli sui nostri talenti come Olsen, Knudsen, Mbaye e tanti altri!

mercoledì 4 settembre 2013

Saranno famosi: Morten Knudsen.


Morten Knudsen, danese classe '95. (foto "interfans.org")
Quest'oggi, per la nostra rubrica settimanale sui giovani talenti dell'Inter, ci dedichiamo a Morten Knudsen.

Da Herning a Milano.- Morten nasce nel 1995 in Danimarca. Diventa presto leader delle giovanili della squadra del Midtjylland e delle selezioni nazionali danesi under 16 e 17, di cui è stato più volte capitano. Nell'estate 2012 il direttore del settore giovanile nerazzurro Roberto Samaden sferra l'offensiva decisiva e riesce ad assicurarsi per circa 500.000 le prestazioni sportive di Morten. L'arrivo a Interello del giovane centrocampista è previsto per gennaio 2013, ma l'esordio in campo slitta a maggio a causa dei postumi di un infortunio rimediato in Danimarca. Nelle sfide del playoff Primavera contro Roma e Torino si fa notare subito per il dinamismo e la pesonalità in mezzo al campo, formando una coppia super con il connazionale Patrick Olsen. Nella stagione 2013-14 giocherà nella Primavera di Cerrone, ma Mazzarri lo tiene già sotto osservazione per la Prima Squadra.


Lampard e Gerrard come modelli.- Morten è un centrocampista moderno e completo, capace di offendere e difendere con la stessa intensità e precisione. La sua dote principale è la corsa, riuscendo così a farsi trovare sempre nel posto giusto, anche nell'area avversaria, nella quale frequentemente realizza reti importanti. Inoltre, come Olsen, è un leader carismatico, che non ha paura di confrontarsi in una realtà così diversa da quella danese, pur di diventare un giocatore di fama internazionale.

Ecco qui il video di Inter 3 Cittadella 0 del Campionato Primavera 2013-14, gara nella quale Knudsen ha segnato il terzo gol (tratto dal canale Youtube "FC Internazionale"):



Chiudiamo con il nostro solito in bocca al lupo a Morten e agli altri canterani nerazzurri, ricordatevi di leggere anche gli altri appuntamenti della nostra rubrica!

martedì 3 settembre 2013

Lavagna Tattica (n°2)

Ciao a tutti! Vi proponiamo oggi il secondo numero della nostra nuova rubrica settimanale che cerca di analizzare al meglio le novità tattiche della nostra Inter, integrando queste disamine con esempi tratti dalle più recenti prestazioni nerazzurre. Mazzarri imprime -come noto- un'impronta ben marcata con il suo 3-5-2, ma abbiamo già visto nelle partite contro Genoa e Catania come questo modulo possa variare, adattandosi sia alla squadra avversaria che (soprattutto) agli interpreti a disposizione del nostro mister.

FASE DIFENSIVA
Da salvare: Sempre meglio la difesa interista, con un Campagnaro in un momento di grazia. Le meccaniche difensive sono sempre più rodate: lo testimoniano gli zero gol subiti contro Cittadella, Genoa e Catania. Certo, non parliamo di Juventus, Napoli e Fiorentina, ma, soprattutto al netto delle prestazioni della scorsa stagione, è già tantissimo. Buoni anche i movimenti degli esterni i quali, insieme ai centrocampisti, hanno creato una barriera che ha permesso all'Inter di limitare una squadra forte, specialmente fra le mura amiche del "Massimino", concedendo davvero poche palle gol.
Da migliorare: Non parliamo propriamente di tattica, ma alcuni difensori sembrano ancora un po' indietro nella preparazione, cosa che li porta a compiere errori banali. Un esempio: nell'azione in cui Leto ha sprecato a tu-per-tu con Handanovic gli errori sono due. Perché se è vero che Nagatomo si fa saltare un po' troppo facilmente, è inspiegabile come un attaccante, seppur laterale, si possa trovare in area marcato da un solo esterno. La transizione difensiva in orizzontale è ancora troppo lenta e costringe troppo spesso i difensori a trovarsi nell'uno contro uno, dove, per ora, non eccelliamo.

FASE OFFENSIVA
Da salvare: Sembra funzionare molto di più il 3-5-1-1 rispetto alla partita casalinga con il Genoa, capace con il Catania di offrire, come detto, molta copertura ma anche un discreto peso in attacco, permettendo anche di mettere in mostra un Alvarez finalmente in formato Ricky Maravilla. Come spiccano gli zero gol subiti in tre partite ufficiali, anche i nove gol segnati sono un bel segnale della cura Mazzarri. Giocando con un solo uomo davanti alla difesa l'Inter riesce a portare molti giocatori in avanti, e, per ora, tutto funziona. Ma la nota più positiva è sicuramente quella che riguarda gli esterni. Nagatomo copre tutto il campo e segna pure due gol (di testa), Jonathan punta sempre l'uomo -ecco perché lo chiamavano "il nuovo Maicon"- e ha già fornito due assist ai compagni. Se colpisce così tanto la crescita individuale non può che essere merito di Mazzarri, che, "educando" gli esterni, ha sicuramente dato equilibrio e fiducia a questi giocatori, trasformandoli soprattutto a livello tattico, rendendoli fondamentali in entrambe le fasi.
Da migliorare: Davvero poche note negative per l'attacco interista. Si può solo parlare di interpreti: un Alvarez così deve giocare. Certo è che Palacio davanti è un po' snaturato, in quanto seconda punta pura. Forse si potrebbe abbassare Alvarez ad interno di centrocampo (ha reso molto bene con il Genoa) mettendo così davanti a Palacio una vera prima punta (Icardi o Milito). Ma squadra che vince non si cambia, e va bene così!

lunedì 2 settembre 2013

Calciomercato Inter: la nostra valutazione.

Si è concluso alle 23.00 del 2 Settembre il calciomercato estivo, preludio della stagione sportiva 2013-2014. L'Inter ha investito tanto, ma, a differenza degli altri anni, ha cercato di puntare molto di più su giovani giocatori promettenti che su gran giocatori affermati (e costosi). Abbiamo cercato di valutare il mercato dell'Inter, tenendo separate le analisi per ruolo:

PORTA: Aver tenuto Handanovic è sicuramente il più grande colpo (anche se non è chiaro quanto l'offerta del Barcellona sia stata ufficiale o "giornalistica"). Avendo già due ottime riserve come Castellazzi e Carrizo (che ha anche rinnovato) l'Inter non aveva bisogno di organizzare movimenti in entrata. A Bardi è stata data la possibilità di farsi le ossa in una piazza importante come Livorno, ma solo in prestito secco: ottimo. Data la quantità e qualità dei portieri forse uno fra Di Gennaro e Belec poteva essere ceduto non in prestito ma a titolo definitivo, per evitare di ingombrare la rosa. Tutto sommato un mercato votato al futuro ma con i piedi ben saldi al presente: 7,5.

DIFESA: Sicuramente azzeccatissimi gli acquisti, a parametro zero, di Andreolli e Campagnaro (soprattutto di quest'ultimo), giocatori di esperienza e, soprattutto, rodati a giocare usando moduli con la difesa a 3, tanto cari a Mazzarri. Juan Jesus è un buonissimo giocatore, peccato che il tentativo di prolungamento non sia andato a buon fine. Ranocchia è un ottimo giocatore ed è sicuramente un valore aggiunto per la rosa. Forse però poteva essere ceduto al Napoli in uno scambio con Zuniga e con il conguaglio arrivare a Dragovic. Ma comunque va bene così. Samuel e Chivu offrono ormai poche certezze, specialmente il secondo a causa dei molti infortuni, ed è stato lungimirante coprirsi prendendo in prestito Rolando. Giusto il prestito di Silvestre -non era da Inter- e di Mbaye -potrà crescere e trovare minuti-. La cessione di Caldirola è comprensibile perché l'offerta era alta e il giocatore era ormai in prestito da anni senza essere esploso. Giusti i prestiti di Spendlhofer e Bianchetti. Per concludere movimenti piccoli e azzeccati, ma forse si poteva rischiare di più: 7-.

CENTROCAMPO: Tanta confusione e tante operazioni da fare, sia in uscita che in entrata. All'Inter serviva un giocatore con precise caratteristiche tecniche e la dirigenza aveva -giustamente- identificato il giocatore che le interpretava perfettamente: Nainggolan. Siamo arrivati a Taider, ottimo centrocampista moderno e molto duttile, ma si doveva provare di più per il giocatore del Cagliari; speriamo tutti che l'ex Bologna possa essere la scelta giusta. Cambiasso può ancora offrire buone prestazioni (anche se l'ingaggio è un po' altino) ed è stato un bene rinunciare alle molte offerte per puntare su Guarin, giocatore che, se in condizione, può davvero cambiare le partite. Kovacic è stato una delle pochissime note positive dell'ultima stagione, potrà fare la storia dell'Inter. Il recupero di Mudingayi sarà utile, ma avendo giocatori in rosa come Olsen forse sarà superfluo: si poteva evitare di riscattarlo. Vale lo stesso discorso per Kuzmanovic e Mariga, giocatori probabilmente in esubero. Alvarez sta riprendendo fiducia, potrebbe essere il suo anno. Giusti i vari prestiti di Pasa, Benassi, Duncan, Obi e Laxalt che non avrebbero trovato spazio (anche se qualcuno, prima o poi, dovrà partire a titolo definitivo o rimanere). Tante scelte sbagliate negli anni scorsi, a cui si è cercato di trovare rimedio con molta fatica: 6-.

FASCE: Un vero disastro. Mazzarri imposta il 3-5-2 come modulo di partenza, dove gli esterni sono di capitale importanza in entrambe le fasi. L'Inter ne ha un discreto numero, ma è la zona di campo dove la qualità più scarseggia. Incomprensibile la cessione di Donati, un futuro talento: esterno duttile, giovane, italiano e titolare nella difesa dell'Italia U-21. Perchè? Zanetti, che ha rinnovato, starà fuori per infortunio per almeno altri due mesi mentre Nagatomo è un buon giocatore, ma non può bastare da solo. Jonathan è cresciuto tantissimo ma bisogna valutarne la tenuta durante tutta la stagione. Pereira viene da un'annata pessima e non offre certezze: lo si doveva cedere, proprio come Schelotto, che però è andato al Sassuolo solo in prestito. Non si capisce nemmeno l'arrivo di Wallace (giocatore sicuramente molto promettente ma ancora "grezzo") soprattutto per la formula che prevede un prestito secco. Se infatti dovesse esplodere la plusvalenza sarebbe per il Chelsea, se dovesse andare male invece sarebbe solo un peso per la nostra squadra. Tanto valeva allora prendere in prestito secco un giocatore già affermato, per poi preparare l'acquisto di un esterno di qualità e prospettiva fra due anni. Poche idee e molta confusione, siamo aggrappati alle -per ora ottime- prestazioni di Jonathan e Nagatomo: 5.

ATTACCO: Palacio e Milito sono fortissimi, ma non sono eterni. Giustissimo quindi tutelarsi acquistando due grandissimi giocatori promettenti come Icardi e Belfodil. Con i prestiti di Bessa, Belloni, Botta, Garritano ma, soprattutto, di Longo e con la comproprietà di Livaja l'Inter si potrebbe trovare fra 3-4 anni con un reparto offensivo giovane e di qualità, sperando nell'esplosione di questi talenti assoluti. Unico dubbio, dato anche il lungo infortunio del Principe, capire se Icardi e Belfodil saranno pronti per sobbarcarsi queste responsabilità già da questa stagione. Sotto questo punto di visto l'arrivo di Eto'o sarebbe stata una manna, ma già così siamo messi bene. Da sottolineare inoltre l'acquisto del giovanissimo Capello, tenetelo d'occhio perché questo ragazzo farà strada. Tanti investimenti per il futuro, come piace a Thohir: 8.

Catania-Inter: la moviola

Vi proponiamo la prima moviola di questa stagione, in una partita ricca di spunti dove, nonostante la vittoria piuttosto netta dell'Inter per 3 a 0, si sono verificati alcuni episodi un po' al limite che avrebbero potuto cambiare la gara.

Primo Tempo:
10' Jonathan si inserisce bene ed esplode il destro, Andujar salva con la complicità di Legrottaglie, che salva sulla linea. Regolare la posizione del brasiliano, scattato sul filo del fuorigioco.
46' Palacio si invola in porta e viene abbattuto da Spolli, poi ammonito. Si poteva considerare come chiara occasione da gol -anche se la distanza dalla porte era considerevole-. Lo stesso intervento era molto pericoloso, con la gamba alta: il rosso sarebbe stato più giusto della semplice ammonizione. Graziato.

Secondo Tempo:
49' Palla in mezzo di Guarin per Palacio che va a terra disturbato da P. Alvarez. Nagatomo arriva sul cross di testa, trovando poi il miracolo di Andujar. Dubbi in questo caso: la spinta c'è e poteva starci il rigore. La palla arriva però a Nagatomo, ad un passo dalla porta: può essere considerata chiara occasione da gol e quindi situazione di vantaggio (niente penalty). Situazione davvero al limite.
56' L'Inter raddoppia con Nagatomo servito da Palacio. Regolare la posizione dell'argentino sul servizio di Jonathan.
78' Belfodil insacca ma il gol viene annullato per fuorigioco dell'attaccante franco-algerino. Netto, giusta la chiamata arbitrale.


domenica 1 settembre 2013

Catania-Inter: le pagelle

Handanovic 6,5- Una sola volta chiamato in causa: un grande salvataggio su Neto. Da grande sicurezza al reparto difensivo.
Campagnaro 7,5- Un trascinatore in difesa e anche in fase offensiva. Un elemento veramente importante per Mazzarri.
Ranocchia 6,5- Si limita a fare il suo compito, senza sbavature e errori. Contribuisce alla solidità del reparto.
Juan Jesus 6,5- Deve fare poco, anche grazie allo straripante Campagnaro. Lavora bene in questo terzetto difensivo e ha la possibilità di crescere giornata per giornata.
Jonathan 7,5- Dopo la bella prestazione di domenica scorsa si riconferma la settimana successiva. Grande intensità e belle idee. Ci auguriamo possa continuare così. (Dal 83' Wallace sv- Mazzarri lo mette in campo per mettere minuti nelle gambe.)
Cambiasso 6,5- Ordinato e preciso, si occupa anche di dare indicazioni ai compagni. Bravo ad aiutare Kovacic nel suo momento di difficoltà.
Kovacic 5,5 -La prestazione fornita dal giovane croato è stata lontana dai suoi standards, sia a causa del mancato carico in fase di preparazione campionato, sia per via di una botta alla zona lombare lamentata da Mateo. Per lui sarà importante colmare il gap durante la pausa delle nazionali. (dal 43' Taider 6,5- Grintoso e di carattere, si sta inserendo molto bene nelle logiche del mister. Si sta rivelando un innesto importante.)
Guarin 6,5- Anche il colombiano sembra in deficit dal punto di vista fisico. Segue comunque bene le indicazioni di WM. (Dal 68' Belfodil 6,5- Corre e aiuta a mantenere pressione sul Catania per controllare il match.)
Nagatomo 6,5 -Bravo negli inserimenti sulla fascia, dove tuttavia soffre un po' la fase difensiva. Trova ancora il gol, importante anche per il progetto di esportazione del brand Inter in oriente.
Alvarez 7- Buona prestazione dell'argentino, che ancora una volta si impegna a fondo anche in fase difensiva. Con questa intensità nel recuperare i palloni, rappresenta una valida alternativa anche come interno di centrocampo.
Palacio 8- Strepitoso. Fa da solo reparto in attacco, da una mano importante in difesa. Trova un gol importante per la squadra. Da segnalare che anche al 91' ha la forza di rientrare in difesa: veramente pazzesco.

Catania-Inter: presentazione della partita e probabili formazioni.

La mezzala colombiana Guarin (foto "calcio.fanpage.it")
Catania-Inter.- Questa sera alle ore 20.45, presso lo stadio "Massimino", Catania e Inter si sfideranno in un match valevole per la seconda giornata di Serie A. I padroni di casa hanno 0 punti, gli ospiti 3.

Catania: si punta tutto sull'effetto "Massimino".- La squadra di Maran rimane una squadra ostica da affrontare, piena di giocatori tecnici e dinamici. Oltre a questo fattore tecnico, negli ultimi anni, il Catania ha costruito gli ottimi campionati riuscendo a conquistare molti punti tra le mura amiche, facendo del "Massimino" un vero e proprio fortino. Maran si affiderà al 4-3-3 con il trio offensivo composto da Leto, Berghessio e Barrientos.

Inter: serve dare continuità ai buoni risultati.- Mazzarri arriva a Catania con qualche timore, viste le qualità dell'avversario, ma è consapevole di avere tra le mani una buona squadra e quindi l'obiettivo è vincere. Per raggiungere questo scopo verrà schierato un 3-5-1-1 con Alvarez trequartista. Gli unici dubbi riguardano Cambiasso, Taider e Kovacic: solo due dei tre scenderanno in campo dall'inizio. Icardi probabilmente, anche questa volta, entrerà a gara in corso.

Probabili formazioni:
Catania (4-3-3): Andujar; Alvarez, Spolli, Bellusci, Monzon; Izco, Almiron, Tachtsidis; Leto, Berghessio, Barrientos. All. Maran.
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Juan; Jonathan, Kovacic, Cambiasso, Guarin, Nagatomo; Alvarez; Palacio. All. Mazzarri.