mercoledì 17 aprile 2013

Qualche necessaria considerazione

Dopo aver, come tutti, discusso molto degli arbitri e commentato il loro operato, è per me importante e necessario analizzare il "problema sfortuna" della nostra squadra (come è stato spesso rinominata l'endiadi infortuni&arbitri), staccandoci dal mero report di partite portando l'analisi ad un livello superiore. Resta complicato spartire responsabilità e colpe, certo è che resta ben poco da salvare per la prossima stagione, molte più le situazione da correggere.

Parlando di sfavori arbitrali sono importanti, secondo me, tre considerazioni collaterali ma pur sempre connesse al problema: la classifica, la reazione della squadra e l'eco mediatica. Perché se è vero che gli errori arbitrali a nostro sfavore sono molti, e molto decisivi, è pur vero che non sono ne spiegazione ne alibi delle svariate prestazioni scadenti e della bassa posizione in classifica (hanno, sicuramente, un peso considerevole, ma non si possono decisamente tralasciare, in ordine di importanza, mancanza di progetto, assenza di gioco, serie infinita di infortuni, rosa non all'altezza). Certo, già affossati come siamo da i nostri problemi, queste direzioni arbitrali discutibili ci obbligano ad una fatica doppia, ma questo è palese.

In secondo luogo manca davvero carattere a questa squadra. Sono per me esplicative due partite, sportivamente agli antipodi: Juventus-Inter e Cagliari-Inter. Allo Juventus Stadium l'Inter si è trovata sotto dopo un solo minuto di gioco con un goal chiaramente irregolare; inoltre, sempre nel primo tempo, l'espulsione mancata di Lichtsteiner poteva essere il colpo finale per il morale nero-azzurro. E invece l'Inter è uscita dagli spogliatoi con il morale a mille, ribaltando il match. Difficile prevedere l'evoluzione di eventi sportivi pensando di cambiare delle variabili a risultato già scritto, ma non è in dubbio che questi errori arbitrali siano risultati in realtà molto più "utili" per la squadra oggettivamente penalizzata, proprio l'opposto rispetto a quanto accaduto nella partita al Nereo Rocco contro i sardi.

E' qui che arriva infatti l'ultima considerazione, a mio avviso, quella centrale per importanza: tanto è il mio appoggio per le recenti dichiarazioni di Moratti e Stramaccioni, in quanto hanno portato alla luce il deficit da cui spesso partiamo, quanto ritengo che abbiano creato (nonostante si sia sostenuto il contrario) un forte alibi alle deludenti prestazioni interiste, come mostrato, appunto, nella partita di Trieste con il Cagliari. L'Inter, nonostante la buona prestazione nel primo tempo, si è letteralmente spenta fisicamente e mentalmente dopo il rigore inventato per i rossoblu, vanificando quanto di buono fatto nella prima frazione, certa che l'errore arbitrale, nel post gara, avrebbe quasi cancellato la sconfitta, portando a dirottare le colpe solo sul direttore di gara. Dichiarazioni come sempre amplificate dai giornali, che hanno centrato l'attenzione sulla "malafede", creando una netto taglio Inter-Resto del Mondo, portando però, come detto, più giustificazioni e problemi che risposte e stimoli.

Concludendo, sperando di lasciarci alle spalle queste proteste, e gli errori arbitrali che le hanno generate, i  (veri) problemi a cui ho accennato sopra restano decisivi, ma, se la Dea Bendata resta, forse ancora per poco, lontana dai budget di Moratti e anche dei club più facoltosi, la costruzione di un gioco e, soprattutto, di un progetto, specialmente se focalizzato sui giovani e a basso costo, no.

Nessun commento:

Posta un commento