Ciao a tutti! Eccoci con il nono numero della nostra rubrica settimanale che analizza le tattiche della nostra Inter, completando la disamina con riferimenti alle più recenti prestazioni. Mazzarri è molto deciso a puntare con forza sull'ormai celebre 3-5-1-1, pronto a passare alle due punte pure secondo necessità. Gli infortuni di Milito e Icardi hanno sicuramente spinto l'allenatore livornese ancora di più a utilizzare questo modulo.
FASE DIFENSIVA
Da salvare: La difesa interista funziona sicuramente meglio rispetto all'anno scorso anche se a volte mostra troppa sicurezza (nonostante la qualità tecnica non eccelsa non ci dia tutta questa tranquillità). Mazzarri ha sicuramente svolto un ottimo lavoro "educativo": gli esterni coprono, il centrocampo crea un muro difficilmente valicabile dagli attacchi avversari (il tutto orchestrato da un Cambiasso magistrale) e i difensori sono molto presenti, soprattutto sulle palle alte dove riusciamo sempre a dire la nostra (sta pagando lo spostamento di Ranocchia dal centro al centro destra della difesa a tre). Contro il Livorno ha funzionato tutto questo: non sono state concesse vere palle gol nell'arco dei 90 minuti e la difesa è stata molto brava sia ad arginare un attaccante molto forte fisicamente come Paulinho, spesso servito con lanci lunghi, che a chiudere tutti gli spazi al centrocampo granata, rendendogli difficile il giro palla.
Da migliorare: Serve un po' più attenzione in campo, sia sulla concentrazione che, soprattutto, riguardo i cartellini: prendere ammonizioni totalmente evitabili come quelle di Ranocchia, Samuel e Rolando alla lunga potrebbe creare problemi (considerando anche la "propensione" al cartellino giallo di Juan Jesus, squalificato contro il Livorno). Per ora rimangano solo le molte note positive.
FASE OFFENSIVA
Da salvare: Nonostante la presenza del solo Palacio in avanti come punta "vera", la manovra dell'Inter sembra molto fluida e varia. Funziona ottimamente, perlomeno in casa, l'apporto offensivo degli esterni (contro il Livorno però più quantità che qualità). L'Inter, come tutte le squadre di Mazzarri, ha la sua forza nel contropiede, davvero letale se manovrato da giocatori come Alvarez, Palacio e Guarin e per funzionare così bene è fondamentale un pressing alto e costante, proprio come quello tenuto dalla nostra squadra (anche se, contro il Livorno, non ha dato i frutti sperati).
Da migliorare: Come detto l'Inter fa fatica a imporre il proprio gioco, soprattutto con squadre chiuse, di cui la Serie A è piena. Le due punte sicuramente potrebbero servire (attendiamo le mosse di Mazzarri quando recupereranno Icardi e Milito) ma è tutta la fase che deve essere più incisiva. Secondo noi potrebbe essere importante un utilizzo più massiccio di Kovacic, l'unico capace di guizzi come quello che ha portato al gol di Nagatomo. Staremo a vedere!
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