Eccovi la moviola di Atalanta-Inter 1 a 1! Squadra storicamente ostica (l'Inter non vince all'Atleti Azzurri d'Italia dal 2008), ultimamente ha fatto parlare molto negli scontri contro l'Inter per via delle decisione arbitrali molto dubbie: la sfida di Martedì non è stata da meno.
Primo Tempo:
30' Guarin commette fallo al limite dell'area bergamasca. L'arbitro concede il vantaggio poiché la palla arriva a Brivio che controlla, scatta in avanti e serve Carmona. Ma il giocatore dell'Atalanta stoppa male, facendosi recuperare da Cambiasso che trova poi lo stesso Guarin tutto solo in area. Rizzoli ferma il gioco assegnando la punizione per il fallo precedente del colombiano. Decisione davvero assurda: il vantaggio si era completamente concretizzato (erano passati due tempi di gioco).
33' Stendardo entra in ritardo su Guarin, lanciato in contropiede. Il direttore assegna la punizione ma non il cartellino giallo, sbagliando.
34' Altro errore di Rizzoli, altro "bonus" per Stendardo che si salva dall'ammonizione nonostante, entrando in tackle su Cambiasso al limite dell'area, porti via la palla all'argentino con la mano. Notare che l'arbitro non ha assegnato nemmeno la punizione.
Secondo Tempo:
53' Yepes strattona Samuel durante un corner, con quest'ultimo che cade a terra in area. La trattenuta c'è: ci poteva stare il calcio di rigore, anche se non è così solare. Fa discutere non tanto la non assegnazione del penalty (come detto non è così netto) ma il fatto che l'arbitro fischi fallo di Samuel, il quale non tocca nemmeno il difensore colombiano. Mah...
54' Ammonito (finalmente) Stendardo per un'entrata a gamba tesa su Alvarez.
60' Cartellino giallo anche per Canini, reo di aver commesso un brutto fallo a centrocampo su Guarin.
61' Assist di Riki Maravilla per Palacio che, saltando il portiere, serve lo stesso Alverez che conclude a rete. Il guardalinee ferma tutto per un fuorigioco del Trenza: chiamata corretta.
68' Corner per l'Atalanta. Rolando si butta sul pallone ma viene anticipato da Yepes che conclude verso la porta. Il pallone sbatte sul braccio del giocatore di Capo Verde, effettivamente un po' largo anche se dietro il corpo. Rizzoli giudica il tocco involontario, probabilmente sbagliando: ci stava il calcio di rigore.
84' Altro episodio dubbio in area bergamasca con Icardi che crolla a terra dopo la trattenuta di Stendardo. La trattenuta c'è (dal replay si vede bene come cominci ancora prima che Icardi riceva il pallone): anche in questo caso l'assegnazione del penalty sarebbe stata corretta.
87' Ammonito Migliaccio che allarga troppo il braccio su Cambiasso.
88' Stessa sanzione anche per Samuel che stende Marilungo in contropiede.
mercoledì 30 ottobre 2013
martedì 29 ottobre 2013
Lavagna Tattica (n°7)
Ciao a tutti! Eccoci con il settimo numero della nostra rubrica settimanale che analizza le tattiche della nostra squadra, completando la disamina con riferimenti alle più recenti prestazioni. Mazzarri sembra ormai deciso a puntare con forza, almeno inizialmente, sul 3-5-1-1, pronto a passare alle due punte secondo necessità. Date le condizioni non ottimali delle due punte Milito e Icardi vedremo sicuramente ancora molte volte questa disposizione in campo.
FASE DIFENSIVA
Da salvare: La difesa interista funziona sicuramente meglio rispetto all'anno scorso, ma mostra troppa sicurezza (nonostante la qualità tecnica non eccelsa non dia le basi per questa tranquillità). Contro il Verona ha funzionato molto bene la difesa con un baricentro piuttosto basso che ci ha permesso di soffrire poco dietro (le palle gol sono giunte da "fiammate" dell'Hellas) ma anche, con il pressing molto alto, di ripartire e fare male in contropiede.
Da migliorare: Come detto i gol sono arrivati come fulmini a ciel sereno, senza che gli scaligeri avessero dato l'impressione di creare una mole di gioco importante (nel caso del primo gol l'errore di Juan Jesus è macroscopico). Si sente troppo la mancanza di Campagnaro, grosso problema in quanto una squadra non può dipendere tanto da un giocatore: nelle prime 4 partite l'Inter ha subito 1 gol, nelle successive 5 (la maggior parte delle quali senza Campagnaro) 10. Davvero troppo.
FASE OFFENSIVA
Da salvare: Contro il Verona la manovra offensiva è stata molto fluida e veloce, sia in orizzontale che in verticale, con un ottimo apporto di tutta la squadra, soprattutto dei terzini. Da apprezzare come l'Inter sia riuscita ad alternare ottimamente il gioco sulle fasce (sfruttando la splendida forma di Alvarez), al centro (grazie alla potenza di Guarin) ma anche, rompendo subito gli indugi, lanciando lungo per Palacio, utilizzando così il contropiede, davvero la nostra arma fondamentale.
Da migliorare: Bisogna sicuramente chiarire la situazione di due giocatori: Kovacic deve capire dove giocare, Icardi deve riacquistare una forma fisica accettabile per incidere. Inoltre, concentrandosi sulla partita con i Veneti, bisogna ritrovare una certa concretezza: specchiarsi così tanto dopo il doppio vantaggio potrebbe costare chiaro in futuro.
FASE DIFENSIVA
Da salvare: La difesa interista funziona sicuramente meglio rispetto all'anno scorso, ma mostra troppa sicurezza (nonostante la qualità tecnica non eccelsa non dia le basi per questa tranquillità). Contro il Verona ha funzionato molto bene la difesa con un baricentro piuttosto basso che ci ha permesso di soffrire poco dietro (le palle gol sono giunte da "fiammate" dell'Hellas) ma anche, con il pressing molto alto, di ripartire e fare male in contropiede.
Da migliorare: Come detto i gol sono arrivati come fulmini a ciel sereno, senza che gli scaligeri avessero dato l'impressione di creare una mole di gioco importante (nel caso del primo gol l'errore di Juan Jesus è macroscopico). Si sente troppo la mancanza di Campagnaro, grosso problema in quanto una squadra non può dipendere tanto da un giocatore: nelle prime 4 partite l'Inter ha subito 1 gol, nelle successive 5 (la maggior parte delle quali senza Campagnaro) 10. Davvero troppo.
FASE OFFENSIVA
Da salvare: Contro il Verona la manovra offensiva è stata molto fluida e veloce, sia in orizzontale che in verticale, con un ottimo apporto di tutta la squadra, soprattutto dei terzini. Da apprezzare come l'Inter sia riuscita ad alternare ottimamente il gioco sulle fasce (sfruttando la splendida forma di Alvarez), al centro (grazie alla potenza di Guarin) ma anche, rompendo subito gli indugi, lanciando lungo per Palacio, utilizzando così il contropiede, davvero la nostra arma fondamentale.
Da migliorare: Bisogna sicuramente chiarire la situazione di due giocatori: Kovacic deve capire dove giocare, Icardi deve riacquistare una forma fisica accettabile per incidere. Inoltre, concentrandosi sulla partita con i Veneti, bisogna ritrovare una certa concretezza: specchiarsi così tanto dopo il doppio vantaggio potrebbe costare chiaro in futuro.
Atalanta-Inter: le pagelle
Handanovic 5.5- Si fa male su un rinvio, non può nulla sul gol. Unica pecca un errore su un cross basso (dal 45' Carrizo 6,5-Ancora chiamato in causa, dice la sua. Buone parate, soprattutto quella su Yepes.)
Rolando 6- Una partita discreta la sua, più ordinato rispetto alle ultime uscite.
Samuel 5,5- Grande apporto di esperienza dell'argentino che tuttavia pecca in occasione del gol, in maniera grossolana.
Juan Jesus 6- Partita senza infamia nè lode per il brasiliano, che si limita a fare il proprio compitino.
Jonathan 6,5- Grande spinta sulla fascia destra da cui partono gran parte delle azioni della squadra nerazzurra. (Dal 84' Taider sv-entra in pieno forcing ma tocca pochi palloni).
Guarin 6-Incomincia molto bene, con un grande salvataggio in difesa e con grinta in attacco. Si spegne pian piano, avrebbe tanta voglia di segnare ma non è fortunato.(dal 66' Icardi 6,5- Tocca due palloni: un palo e un fallo subito in area non sanzionato. Finché non troverà la forma migliore di più non ci si può attendere.)
Cambiasso 6,5- Come al solito ordinato e sicuro in fase difensiva, cerca di inserirsi in attacco ma non trova mai l'azione giusta per segnare.
Alvarez 6,5- Gioca benissimo la prima e l'ultima parte del match, in mezzo perde tanti palloni. A fine partita non trova il raddoppio per pochi centimetri.
Kovacic 5,5- Parte in sordina, pian piano prende in mano la squadra ma alla fine sbaglia molti passaggi. Non è aiutato dai pochi movimenti della squadra bergamasca.
Palacio 6- Ha bisogno di un compagno in attacco, nel frattempo corre sempre per due. Fa più fatica sul campo bagnato.
Rolando 6- Una partita discreta la sua, più ordinato rispetto alle ultime uscite.
Samuel 5,5- Grande apporto di esperienza dell'argentino che tuttavia pecca in occasione del gol, in maniera grossolana.
Juan Jesus 6- Partita senza infamia nè lode per il brasiliano, che si limita a fare il proprio compitino.
Jonathan 6,5- Grande spinta sulla fascia destra da cui partono gran parte delle azioni della squadra nerazzurra. (Dal 84' Taider sv-entra in pieno forcing ma tocca pochi palloni).
Guarin 6-Incomincia molto bene, con un grande salvataggio in difesa e con grinta in attacco. Si spegne pian piano, avrebbe tanta voglia di segnare ma non è fortunato.(dal 66' Icardi 6,5- Tocca due palloni: un palo e un fallo subito in area non sanzionato. Finché non troverà la forma migliore di più non ci si può attendere.)
Cambiasso 6,5- Come al solito ordinato e sicuro in fase difensiva, cerca di inserirsi in attacco ma non trova mai l'azione giusta per segnare.
Alvarez 6,5- Gioca benissimo la prima e l'ultima parte del match, in mezzo perde tanti palloni. A fine partita non trova il raddoppio per pochi centimetri.
Kovacic 5,5- Parte in sordina, pian piano prende in mano la squadra ma alla fine sbaglia molti passaggi. Non è aiutato dai pochi movimenti della squadra bergamasca.
Palacio 6- Ha bisogno di un compagno in attacco, nel frattempo corre sempre per due. Fa più fatica sul campo bagnato.
Atalanta-Inter: presentazione della partita e probabili formazioni.
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| Samuel, difensore centrale dell'Inter (foto "calcionewstime.com") |
Atalanta: Denis è l'uomo più pericoloso.- Storicamente, lo stadio di Bergamo non porta molta fortuna ai nostri ragazzi. Pensate che l'Inter non vince dal 6 aprile 2008 all'"Atleti Azzurri d'Italia", primo anno di Mourinho. Si preannuncia una gara molto insidiosa, con i padroni di casa che giocheranno con grinta ma soprattutto si difenderanno con ordine per poi ripartire in velocità sfruttando le caratteristiche del bomber argentino Denis. Brienza prenderà il posto dell'infortunato Bonaventura.
Inter: torna "the wall" Walter Samuel.- E' ora di alzare il muro davanti alla porta di Handanovic, sono stati troppi finora i gol incassati dalla difesa nerazzurra. Così mister Mazzarri ha deciso di schierare dal primo minuto Walter Samuel, che guiderà la difesa a 3 nella posizione di centrale. Alla sua destra dovrebbe giocare Rolando e alla sua sinistra Juan Jesus. Ranocchia è in ballottaggio, potrebbe prendere il posto o del portoghese ex Porto o del giovane brasiliano. Vincere questa sera sarà complicato, ma vorrebbe dire stare in scia di Juventus e Napoli e quindi giocarsi se non altro il secondo posto, in attesa che la Roma di Garcia cali di rendimento. Non resta che dire... Forza ragazzi!
domenica 27 ottobre 2013
Inter-Hellas Verona: la moviola.
Ciao a tutti, eccovi la nostra moviola di Inter-Hellas Verona 4 a 2, partita che ci ha visto tornare alla vittoria dopo due pareggi e una sconfitta, offrendo, inoltre, una prestazione sicuramente incoraggiante.
Primo Tempo:
11' Ammonito Cambiasso che trattiene un giocatore del Verona in ripartenza: netto.
12' Raddoppia l'Inter con un gol in mischia di Palacio che respinge in porta un salvataggio sulla linea di Jorginho, dopo il tiro a botta sicura di Guarin. Protestano alcuni giocatori scaligeri per un fallo di mano di Guarin nel controllare il pallone ma non c'è nulla.
27' Primo cartellino giallo anche per l'Hellas con Cacciatore che, dopo aver commesso un fallo su Nagatomo, protesta con l'arbitro con troppa veemenza.
32' Bel break centrale di Guarin che serve Palacio in area dopo un gran contropiede. L'argentino segna ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Giusta la chiamata: Palacio è abbondantemente in offside.
39' Dopo una bella azione insistita, Nagatomo si libera in area trovando poi il palo con un gran tiro a giro. Sulla ribattuta arriva lesto Palacio che, cercando la porta, serve un assist a Cambiasso, il quale insacca il gol del 3 a 1 a porta vuota. Altre proteste del Verona: l'argentino però è tenuto ampiamente in gioco da Agostini.
Secondo Tempo:
54' Grande palla per Palacio che si trova solo davanti a Rafael. L'arbitro fischia ancora fuorigioco (c'è anche questo seppur millimetrico) ma Palacio calcia in porta ricevendo una corretta ammonizione.
62' Sinistro di Toni deviato sopra la traversa da Carrizo, l'arbitro però sbaglia e non concede il corner per i veneti.
68' Donadel cerca di anticipare Ranocchia commettendo un fallo a centrocampo. Il cartellino giallo per il giocatore scaligero è stato forse eccessivo.
77' Toni strattona Ranocchia e, poco dopo il fischio di Celi per il fallo in attacco del giocatore del Verona, segna. La decisione è probabilmente eccessiva, ma sul ribaltamento di fronte Belfodil si libera nello stesso modo di Moras, trovandosi solo davanti a Rafael e venendo ugualmente fermato dal fischietto dell'arbitro, bravo ad applicare lo stesso metro di giudizio.
88' Ammonito giustamente Jonathan che stende Juanito Gomez in ripartenza.
92' Cartellino giallo anche per Iturbe che riceve questa sanzione per un brutto fallo su Taider. Rischia molto il giovane giocatore dell'Hellas che entra in ritardo e a forbice, poteva starci il rosso anche se non c'è eccessiva cattiveria.
93' Espulsi, molto ingenuamente, sia Belfodil che Moras per un minimo accenno di "rissa". Provvedimento esagerato di Celi, considerando inoltre che il direttore di gara aveva già fischiato la fine della partita.
Primo Tempo:
11' Ammonito Cambiasso che trattiene un giocatore del Verona in ripartenza: netto.
12' Raddoppia l'Inter con un gol in mischia di Palacio che respinge in porta un salvataggio sulla linea di Jorginho, dopo il tiro a botta sicura di Guarin. Protestano alcuni giocatori scaligeri per un fallo di mano di Guarin nel controllare il pallone ma non c'è nulla.
27' Primo cartellino giallo anche per l'Hellas con Cacciatore che, dopo aver commesso un fallo su Nagatomo, protesta con l'arbitro con troppa veemenza.
32' Bel break centrale di Guarin che serve Palacio in area dopo un gran contropiede. L'argentino segna ma l'arbitro annulla per fuorigioco. Giusta la chiamata: Palacio è abbondantemente in offside.
39' Dopo una bella azione insistita, Nagatomo si libera in area trovando poi il palo con un gran tiro a giro. Sulla ribattuta arriva lesto Palacio che, cercando la porta, serve un assist a Cambiasso, il quale insacca il gol del 3 a 1 a porta vuota. Altre proteste del Verona: l'argentino però è tenuto ampiamente in gioco da Agostini.
Secondo Tempo:
54' Grande palla per Palacio che si trova solo davanti a Rafael. L'arbitro fischia ancora fuorigioco (c'è anche questo seppur millimetrico) ma Palacio calcia in porta ricevendo una corretta ammonizione.
62' Sinistro di Toni deviato sopra la traversa da Carrizo, l'arbitro però sbaglia e non concede il corner per i veneti.
68' Donadel cerca di anticipare Ranocchia commettendo un fallo a centrocampo. Il cartellino giallo per il giocatore scaligero è stato forse eccessivo.
77' Toni strattona Ranocchia e, poco dopo il fischio di Celi per il fallo in attacco del giocatore del Verona, segna. La decisione è probabilmente eccessiva, ma sul ribaltamento di fronte Belfodil si libera nello stesso modo di Moras, trovandosi solo davanti a Rafael e venendo ugualmente fermato dal fischietto dell'arbitro, bravo ad applicare lo stesso metro di giudizio.
88' Ammonito giustamente Jonathan che stende Juanito Gomez in ripartenza.
92' Cartellino giallo anche per Iturbe che riceve questa sanzione per un brutto fallo su Taider. Rischia molto il giovane giocatore dell'Hellas che entra in ritardo e a forbice, poteva starci il rosso anche se non c'è eccessiva cattiveria.
93' Espulsi, molto ingenuamente, sia Belfodil che Moras per un minimo accenno di "rissa". Provvedimento esagerato di Celi, considerando inoltre che il direttore di gara aveva già fischiato la fine della partita.
Inter-Verona: le pagelle
Carrizo 6,5 Una discreta partita da parte del secondo portiere nerazzurro, che non può nulla sui due gol subiti. Per il resto gestisce con sicurezza la retroguardia.
Rolando 6,5 Buona partita, condita con il gol che garantisce sicurezza alla squadra, che forse si distrae un po' troppo. Propositivo anche nella fase di impostazione.
Ranocchia 6,5 Roccioso e sicuro in difesa dove di testa riesce spesso ad anticipare Toni, certamente non facile da marcare sulle palle alte.
Juan Jesus 5,5 La sua sarebbe anche una buona prestazione di carattere, condita da discese sulla fascia e una buona fase difensiva sul rapido Iturbe. L'insufficienza viene spiegata dal suo movimento nei due gol, dove cerca il raddoppio su Toni, lasciando un buco al centro della difesa. In entrambi i casi l'inserimento del centrocampista sarà fatale per l'Inter.
Jonathan 7 Se lo scorso anno giocare a San Siro era un incubo per il brasiliano, dopo il brillante avvio di campionato, l'incubo si è trasformato in red carpet. Lucido e puntuale in difesa. Sicuro in attacco dove spesso cerca la giocata e l'uno contro uno. Segna e si gode il proprio pubblico.
Cambiasso 7 Grande partita dell'argentino che guida la squadra con lucidità ed è bravissimo a segnare un gol importante. Giocatore importante e di grande intelligenza. (dal 63' Kuzmanovic 5,5 Sembra fare più fatica dei compagni ad inserirsi nel gioco di Mazzari, entra e gestisce il match.)
Alvarez 6,5 Mazzarri sceglie di schierare Kovacic dietro Palacio e di abbassare l'argentino. Buona prova per lui, ordinato in difesa e propositivo sulla fascia sinistra dove dialoga spesso con Nagatomo.
Guarin 7 Ottima prova del colombiano, che si riconferma protagonista anche al Meazza. Entra con grande voglia di fare e altruismo. Quando la partita prende la giusta piega, emerge tutta la sua voglia di segnare. Ci prova in tutti i modi ma è stato sfortunato. Da evidenziare una splendida serpentina a fine partita.
Nagatomo 6,5 Rigoroso in difesa e positivo in attacco, dove salta bene l'uomo. Colpisce un palo dopo un grande inserimento nell'azione che porta al gol di Cambiasso.
Kovacic 6 Una prova discreta da parte del croato, che però non si sente ancora pronto per guidare la squadra e gioca da coprotagonista. In attesa di una forma migliore va bene così. (dal 81' Taider sv non entra benissimo in partita, che tuttavia non aveva più molto da dire)
Palacio 7,5 Abituato a fare reparto da solo, anche questa sera fa tutto molto bene e timbra ancora una volta il cartellino. Viene ammonito in maniera molto fiscale dall'arbitro. (dal 65' Belfodil 5 Non è in serata e si vede, inoltre probabilmente lavora meglio come seconda punta che da solo al centro dell'attacco. Espulso in maniera ingenua e per una polemica del tutto inutile.)
sabato 26 ottobre 2013
Inter-Hellas Verona: presentazione della partita e probabili formazioni.
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| Carrizo, portiere dell'Inter (foto "canaleinter.it") |
Inter: vincere per avvicinare le prime.- I nerazzurri non vincono da 3 partite, ma i 2 pareggi contro Cagliari e Torino stanno stretti agli uomini di Mazzarri. Le prestazioni, Roma a parte, sono sempre state buone, quindi ora non resta che capitalizzare ottenendo i 3 punti. Per quanto riguarda la formazione: Carrizo sostituirà lo squalificato Handanovic, Samuel, Rolando e Ranocchia si contendono 2 maglie e infine rientra Alvarez che dovrebbe cominciare la gara dall'inizio.
Hellas Verona: è un "magic moment".- L'11 del cuore nerazzurro Mandorlini è la sorpresa più grande di questo inizio di stagione. Le ultime 3 vittorie contro Livorno, Bologna e Parma hanno portato l'Hellas addirittura al quarto posto, niente male per una neopromossa. Confermato il 4-3-3 con Toni, Iturbe e uno tra Martinho e Gomez.
Probabili formazioni:
martedì 22 ottobre 2013
Lavagna Tattica (n°6)
Ciao a tutti! Eccoci con il sesto numero della nostra rubrica settimanale che cerca di analizzare le tattiche e le disposizioni in campo della nostra Inter, integrando queste disamine con esempi tratti dalle più recenti prestazioni nerazzurre. Mazzarri sembra ormai deciso a puntare con forza, almeno inizialmente, sul 3-5-1-1, pronto a passare alle due punte secondo necessità. Date le condizioni non ottimali delle due punte Milito e Icardi vedremo sicuramente ancora molte volte questa disposizione in campo.
FASE DIFENSIVA
Da salvare: La difesa di Mazzarri (con Campagnaro in campo) trasuda sicurezza, forse anche un po' troppa, ma questo fatto testimonia un vero abisso rispetto la scorsa stagione, e un fattore sicuramente positivo. Tendiamo a concedere poche palle gol, come all'Olimpico contro il Torino dove, dopo un'inizio pessimo che ha portato ad un palo e ad un rigore per i Granata, la squadra di casa ha tirato in porta davvero poche volte, trovando il gol prima su un rimpallo, poi su una punizione -molto- fortunata.
Da migliorare: Dopo i primi minuti davvero assurdi (l'Inter non sembrava proprio scesa in campo), siamo riusciti a recuperare la testa, anche se è difficile trovare ordine e schemi in una partita al cardiopalma come questa. Se quindi la concentrazione e la preparazione "psicologica" è comunque ottima, balza all'occhio come la retroguardia sembri persa senza Campagnaro. Ranocchia sempre più evanescente e macchinoso, Juan Jesus lento e incapace di seguire i tagli di Cerci, i terzini poco in palla... Inoltre Ventura, capace sicuramente di far giocare molto bene le proprie squadre, tende però a far sviluppare l'azione offensiva in molto troppo poco varia (le punte vengono in contro mentre gli esterni fanno il contro-movimento per ricevere la seconda palla): non è accettabile subire tanto il gioco del Torino solo perché manca un giocatore.
FASE OFFENSIVA
Da salvare: Nonostante la mancanza di Milito, Alvarez e Icardi, l'Inter segna tre gol, pure in inferiorità numerica. Il motivo? Un Palacio davvero incredibile. L'argentino riesce, oltre a far reparto da solo, a essere presente in fase difensiva, aiutando i compagni a recuperare molti palloni per sviluppare contropiedi (la nostra migliore arma). Bene anche Guarin, capace, dopo l'uscita di Kovacic, di ricoprire il doppio ruolo di interno di centrocampo e mezzala, necessario a causa dell'inferiorità numerica, e Belfodil, entrato in modo decisivo a partita in corso. Un plauso enorme a tutta la squadra per il grande cuore, anche se questo non è completamente pertinente all'analisi "tattica", che ci ha permesso di recuperare due volte lo svantaggio e di trovarci 3 a 2 -in trasferta e in dieci- fino a un minuto dal termine.
Da migliorare: Un leggero passo indietro rispetto le passate uscite: gli esterni, spingendo poco, hanno reso il giropalla interista molto difficile. In un partita rocambolesca come questo Torino-Inter parlare di tattica è difficile, e forse inutile. Aspettiamo dunque il prossimo match contro l'Hellas, sperando anche nel recupero di qualche attaccante!
FASE DIFENSIVA
Da salvare: La difesa di Mazzarri (con Campagnaro in campo) trasuda sicurezza, forse anche un po' troppa, ma questo fatto testimonia un vero abisso rispetto la scorsa stagione, e un fattore sicuramente positivo. Tendiamo a concedere poche palle gol, come all'Olimpico contro il Torino dove, dopo un'inizio pessimo che ha portato ad un palo e ad un rigore per i Granata, la squadra di casa ha tirato in porta davvero poche volte, trovando il gol prima su un rimpallo, poi su una punizione -molto- fortunata.
Da migliorare: Dopo i primi minuti davvero assurdi (l'Inter non sembrava proprio scesa in campo), siamo riusciti a recuperare la testa, anche se è difficile trovare ordine e schemi in una partita al cardiopalma come questa. Se quindi la concentrazione e la preparazione "psicologica" è comunque ottima, balza all'occhio come la retroguardia sembri persa senza Campagnaro. Ranocchia sempre più evanescente e macchinoso, Juan Jesus lento e incapace di seguire i tagli di Cerci, i terzini poco in palla... Inoltre Ventura, capace sicuramente di far giocare molto bene le proprie squadre, tende però a far sviluppare l'azione offensiva in molto troppo poco varia (le punte vengono in contro mentre gli esterni fanno il contro-movimento per ricevere la seconda palla): non è accettabile subire tanto il gioco del Torino solo perché manca un giocatore.
FASE OFFENSIVA
Da salvare: Nonostante la mancanza di Milito, Alvarez e Icardi, l'Inter segna tre gol, pure in inferiorità numerica. Il motivo? Un Palacio davvero incredibile. L'argentino riesce, oltre a far reparto da solo, a essere presente in fase difensiva, aiutando i compagni a recuperare molti palloni per sviluppare contropiedi (la nostra migliore arma). Bene anche Guarin, capace, dopo l'uscita di Kovacic, di ricoprire il doppio ruolo di interno di centrocampo e mezzala, necessario a causa dell'inferiorità numerica, e Belfodil, entrato in modo decisivo a partita in corso. Un plauso enorme a tutta la squadra per il grande cuore, anche se questo non è completamente pertinente all'analisi "tattica", che ci ha permesso di recuperare due volte lo svantaggio e di trovarci 3 a 2 -in trasferta e in dieci- fino a un minuto dal termine.
Da migliorare: Un leggero passo indietro rispetto le passate uscite: gli esterni, spingendo poco, hanno reso il giropalla interista molto difficile. In un partita rocambolesca come questo Torino-Inter parlare di tattica è difficile, e forse inutile. Aspettiamo dunque il prossimo match contro l'Hellas, sperando anche nel recupero di qualche attaccante!
lunedì 21 ottobre 2013
Torino-Inter 3-3: le pagelle.
Handanovic sv Non ci sentiamo di dare un voto al portiere sloveno, che gioca meno di cinque minuti e viene espulso ingiustamente ma che ha causato il rigore per il Torino.
Rolando 5 Contro la Roma era apparso migliore di quello visto questa sera. Paga sicuramente la confusionaria fase difensiva interista. Sbaglia in occasione del primo gol.
Ranocchia 5,5 Appare ancora impacciato in marcatura, tuttavia si salva sulle palle alte dove spesso fa buona guardia e allontana i pericoli. E’ bravo e caparbio a propiziare il primo gol allo scadere del primo tempo.
Juan Jesus 6 6 Non commette mai errori particolari, tranne in occasione del palo colpito da Cerci. Paga in termini di lucidità il duello continuo con il duo Cerci-D’Ambrosio.
Jonathan 6 Una prova pallida da parte del Brasiliano che mostra qualche buona uscita palla al piede: sicuramente in 11 contro 11 sarebbe potuto essere più pericoloso e determinante.
Taider 5 Partita nervosa e fallosa per la mezz’ala franco-algerina, non riesce a imprimere la sua impronta sul match, anche a causa dell’inferiorità numerica. (dal 61st Belfodil 6,5 Subisce tanti falli non ravvisati dall’arbitro ma crea anche buone occasioni grazie alla sua velocità. Da evidenziare l’assist per Palacio. Quando esce l’argentino fatica a mettersi in mostra.)
Cambiasso 6,5 Cerca di tranquillizzare la squadra che appare confusa e ko psicologicamente dopo la doccia fredda dell’espulsione. Tutto sommato una discreta prestazione.
Guarin 7 Finalmente una bella prova convincente da parte del colombiano che trova anche il gol. Da tifosi siamo molto contenti e speriamo si possa considerare “ritrovato”. Sabato lo attende la prova San Siro.
Nagatomo 5 Soffre tantissimo la buona prova del capitano del Toro e anche per questo non trova spazio in attacco. Sappiamo che già contro il Verona cercherà di rifarsi.
Kovacic s.v. (dal 5pt Carrizo 6 Una media tra il 7 per l’essere entrato in campo e aver parato il rigore e il 5 per la prova incolore in porta: manca qualche uscita e sbaglia in occasione del gol di Bellomo.)
Palacio 7,5 In attacco come al solito riesce a farsi strada anche se gioca da solo. Grande doppietta la sua: non è un caso se gioca titolare nell’Argentina che ha un parco attaccanti monstre. Lui è uno dei migliori. (dal 81st Wallace sv Non prende voto perchè gioca pochissimo, ma la squadra paga un conto salatissimo per una sua leggerezza in marcatura. Probabilmente è inadeguato alla causa della squadra, tuttavia se è lui la prima riserva non è certo sua la colpa.)
All. Mazzarri 5,5 La squadra getta al vento i tre punti e l’arbitro non si è certamente dimostrato lungimirante e di polso. Capiamo la sua rabbia ma avrebbe potuto evitare di non presentarsi in tv spedendo al suo posto Branca, che si è dimostrato inadeguato a relazionarsi alla stampa. Lasciando perdere le polemiche, il tecnico toscano paga a caro prezzo le assenze di Campagnaro e Alvarez. Il pareggio non toglie nulla a tutto ciò che di buono ha fatto per la crescita della squadra.
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domenica 20 ottobre 2013
Torino-Inter: la moviola.
Ciao a tutti! Eccovi la moviola di Torino-Inter, partita al cardiopalma conclusasi con il punteggio di 3 a 3.
Primo Tempo:
5' Cerci entra in area e viene abbattuto da Handanovic, il rigore è netto, ma il portiere sloveno viene anche espulso. Cerci si stava defilando e il cronometro non segna neanche 5 minuti: eccessivo stravolgere la partita assegnando sia il penalty che il cartellino rosso.
9' Palacio lotta fra Darmian e Gazzi, con quest'ultimo che forse tocca di mano in area. Palacio accenna una protesta, difficile capire cosa sia successo data la mancanza di replay.
22' Farnerud incrocia e porta in vantaggio il Torino, regolare la posizione di Barretto che, con il suo movimento, trae in inganno Rolando, con quest'ultimo che serve involontariamente proprio lo svedese.
36' Taider si lamenta per una trattenuta in area di D'Ambrosio. Non c'è nulla.
Secondo Tempo:
78' Ammonito Cambiasso per un fallo su Cerci che però si tuffa cercando il contatto.
Primo Tempo:
5' Cerci entra in area e viene abbattuto da Handanovic, il rigore è netto, ma il portiere sloveno viene anche espulso. Cerci si stava defilando e il cronometro non segna neanche 5 minuti: eccessivo stravolgere la partita assegnando sia il penalty che il cartellino rosso.
9' Palacio lotta fra Darmian e Gazzi, con quest'ultimo che forse tocca di mano in area. Palacio accenna una protesta, difficile capire cosa sia successo data la mancanza di replay.
22' Farnerud incrocia e porta in vantaggio il Torino, regolare la posizione di Barretto che, con il suo movimento, trae in inganno Rolando, con quest'ultimo che serve involontariamente proprio lo svedese.
36' Taider si lamenta per una trattenuta in area di D'Ambrosio. Non c'è nulla.
Secondo Tempo:
78' Ammonito Cambiasso per un fallo su Cerci che però si tuffa cercando il contatto.
Torino-Inter: presentazione della partita e probabili formazioni.
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| Mateo Kovacic, classe '94 (foto "sportmediaset.com") |
Torino: cambio tattico.- I tanti infortuni in difesa e la squalifica di capitan Glik hanno fatto sì che Giampiero Ventura decidesse di cambiare schieramento tattico: si passa dal 3-5-2 al 4-3-3, con il trio in avanti formato da Cerci, Immobile e Barreto. Finora, in 4 partite giocate all'"Olimpico", i granata hanno vinto solo alla prima giornata col Sassuolo, mentre non vincono in casa contro l'Inter dal 1994. Pericolo numero 1 per i nerazzurri: Alessio Cerci, implacabile in questo inizio di stagione.
Inter: Campagnaro e Alvarez out.- Walter Mazzarri dovrà fare a meno dei 2 argentini per la partita col Torino. Al loro posto giocheranno Rolando e Kovacic, con quest'ultimo che dovrebbe agire alle spalle dell'unica punta Palacio. Ancora una volta Icardi e Belfodil dovranno accontentarsi di entrare a gara in corso. Attenzione a Nagatomo e Juan Jesus: entrambi sono diffidati e in caso di ammonizione salteranno il match casalingo con l'Hellas Verona.
Probabili formazioni:
mercoledì 16 ottobre 2013
Saranno famosi: Federico Dimarco.
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| Dimarco, classe '97 (foto "tiamointer.mireene.com"). |
Da 8 anni all'Inter.- Federico nasce a Milano il 10 novembre 1997. Dopo aver cominciato la scuola calcio nel Calvairate, viene acquistato dall'Inter quando aveva 8 anni. Ad Interello cresce sotto tutti i punti di vista, risultando uno dei terzini più forti del panorama giovanile italiano e acquisendo un carattere tranquillo. Nel corso dell'ultima stagione è stato il vicecapocannoniere della sua squadra (allievi regionali), con ben 9 gol realizzati. In Nazionale gioca sotto-età come il "gemello", amico e omonimo Federico Bonazzoli, giocando da '97 l'Europeo Under 17 riservato ai classe '96 (chiuso con un secondo posto per gli azzurrini). Ora fa parte dell'Under 18.
Esterno mancino.- Arriva all'Inter per giocare da attaccante, nel corso degli anni viene spostato sempre più indietro, fino al ruolo di terzino. Dotato di una grande corsa e un gran mancino, non ha perso il vizio del gol: nell'ultimo anno ne ha segnati ben 9, grazie anche al fatto che è uno specialista di punizioni e rigori. Per questa sua grande tecnica di tiro e per la grande corsa ricorda Maicon, ma, come il campione brasiliano, deve migliorare la frase difensiva.
In assenza di video che possano mostrare le qualità di questo giovane calciatore, vi salutiamo e facciamo il nostro consueto augurio a Dimarco e a tutti gli altri canterani nerazzurri.
Seguite anche gli altri articoli della nostra rubrica (Duncan, Belloni, Mbaye, Bonazzoli, Ventre, Knudsen, Olsen, Donkor, Tassi, Capello).
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domenica 13 ottobre 2013
La Moviola
Rieccoci con una vecchia rubrica, che vi proponiamo anche per questa stagione. In questo articolo (che verrà aggiornato costantemente) faremo un riassunto degli episodi da moviola -pro e contro- avvenuti in tutte le partite del nostro campionato (episodi contro sottolineati).
N.B. Per una disamina più completa abbiamo creato un link per ogni partita che vi porterà all'articolo che analizza in modo più approfondito la moviola del match corrispondente.
Catania-Inter (0-3)
N.B. Per una disamina più completa abbiamo creato un link per ogni partita che vi porterà all'articolo che analizza in modo più approfondito la moviola del match corrispondente.
Catania-Inter (0-3)
- Palacio si invola in porta e viene abbattuto da Spolli, poi ammonito. Si poteva considerare come chiara occasione da gol -anche se la distanza dalla porte era considerevole-. Lo stesso intervento era molto pericoloso, con la gamba alta: il rosso sarebbe stato più giusto della semplice ammonizione. Graziato. (0-1)
- Lichtsteiner, già ammonito, entra duro su Taider. Il fallo è palesemente da giallo, ma il direttore di gara lo grazia. Conte, infuriato, no: lo svizzero verrà infatti sostituito a fine primo tempo. Deja vu di Juventus-Inter dello scorso campionato. (0-0)
- Milito riceve al limite dell'area, servendo poi Cambiasso che insacca con un bellissimo tiro a giro. Dubbi sulla posizione di Milito che sembra essere in offside. (0-6)
- L'Inter dilaga con Guarin che, lanciato sulla fascia, serve al centro per Milito che deve solo segnare a porta vuota. Gol irregolare: il colombiano parte in fuorigioco. (0-7)
- Pereira segna a gioco fermo dopo il fallo in attacco di Belfodil. Onestamente né l'algerino né Kovacic, che, successivamente, cerca di raggiungere la sfera contrastato da Astori, sembrano commettere irregolarità plateali. Arbitro troppo fiscale in questo caso. (0-0)
- Gervinho semina il panico sulla fascia destra, Pereira si fa saltare ma poi lo falcia da dietro, venendo ammonito e causando il calcio di rigore. Il fallo (e il giallo) sono netti, ma il replay mostra come il contatto sia fuori area. Bisogna però dire come questa chiamata dell'arbitro di porta Guida fosse stata complicata molto dalla velocità elevata dell'azione. (0-1)
Torino-Inter (3-3)
- Cerci entra in area e viene abbattuto da Handanovic, il rigore è netto, ma il portiere sloveno viene anche espulso. Cerci si stava defilando e il cronometro non segna neanche 5 minuti: eccessivo stravolgere la partita assegnando sia il penalty che il cartellino rosso. (0-0)
Inter-Hellas Verona (4-2)
- Toni strattona Ranocchia e, poco dopo il fischio di Celi per il fallo in attacco del giocatore del Verona, segna il gol che varrebbe il 4 a 3. La decisione è probabilmente eccessiva, ma sul ribaltamento di fronte Belfodil si libera nello stesso modo di Moras, trovandosi solo davanti a Rafael ma venendo ugualmente fermato dal fischietto dell'arbitro, bravo ad applicare lo stesso metro di giudizio. (4-2)
Atalanta-Inter (1-1)
- Guarin commette fallo al limite dell'area bergamasca. L'arbitro concede il vantaggio poiché la palla arriva a Brivio che controlla, scatta in avanti e serve Carmona. Ma il giocatore dell'Atalanta stoppa male, facendosi recuperare da Cambiasso che trova poi lo stesso Guarin tutto solo in area. Rizzoli ferma il gioco assegnando la punizione per il fallo precedente del colombiano. Decisione davvero assurda: il vantaggio si era completamente concretizzato (erano passati due tempi di gioco). (1-1)
- Yepes strattona Samuel durante un corner, con quest'ultimo che cade a terra in area. La trattenuta c'è: ci poteva stare il calcio di rigore, anche se non è così solare. Fa discutere non tanto la non assegnazione del penalty (come detto non è così netto) ma il fatto che l'arbitro fischi fallo di Samuel, il quale non tocca nemmeno il difensore colombiano. Mah... (1-1)
- Corner per l'Atalanta. Rolando si butta sul pallone ma viene anticipato da Yepes che conclude verso la porta. Il pallone sbatte sul braccio del giocatore di Capo Verde, effettivamente un po' largo anche se dietro il corpo. Rizzoli giudica il tocco involontario, probabilmente sbagliando: ci stava il calcio di rigore. (1-1)
- Altro episodio dubbio in area bergamasca con Icardi che crolla a terra dopo la trattenuta di Stendardo. La trattenuta c'è (dal replay si vede bene come cominci ancora prima che Icardi riceva il pallone): anche in questo caso l'assegnazione del penalty sarebbe stata corretta. (1-1)
Inter-Livorno (2-0)
- Proteste per un contatto in area fra Palacio e Luci, con l'argentino che viene colpito irregolarmente sul piede al momento del tiro: era calcio di rigore. (1-0)
- Paulinho si gira bene al limite dell'area contrastato da Ranocchia. Il brasiliano va a terra ma, anche qui, il direttore di gare lascia correre. Peruzzo sbaglia ancora: c'è il tocco netto (con il ginocchio sinistro) del giocatore dell'Inter sul brasiliano e dunque il penalty. (1-0)
- Taider perde un pallone assurdo a centrocampo, nel tentativo di recuperarlo il giocatore algerino strattona Perez (meritandosi dunque il secondo giallo e l'espulsione) ma l'arbitro concede il vantaggio, che si concretizza portando al gol di Konè. Diamanti viene anche ammonito per proteste nel chiedere a Banti il secondo giallo per Taider. Nel regolamento dell'A. I. A. c'è un riferimento al vantaggio assegnato su chiare occasioni da gol nelle quali, se l'azione si conclude con il gol, il giocatore meritevole di cartellino rosso diretto riceve solo un'ammonizione, ma non viene trattato il caso in cui il giocatore reo del fallo meriti il semplice cartellino giallo (PDF originale dell'A. I. A., pagina 134). Cosa doveva fare allora l'arbitro? Interrompere il gioco subito (l'occasione da gol non era poi così chiara) ed espellere Taider. (0-0)
Inter-Sampdoria (1-1)
- Costa interrompe un'azione pericolosa con la mano, l'arbitro concede il vantaggio (o forse non nota il tocco?) e l'azione si conclude in un nulla di fatto. Era secondo giallo ed espulsione (ancora più palese visto il metro applicato durante tutto il match).
- Maggio affossa Palacio in area con una trattenuta (vistosa) ma Tagliavento fischia fallo in attacco dell'argentino. Questi falli, come ricordato dall'ex arbitro Paparesta nella moviola di questo match per Sportmediaset e da Roberto Beccantini per Eurosport, in Europa vengono tutti sanzionati assegnando il penalty. Dobbiamo imparare a fischiarli anche in Italia. (3-1)
- Azione un po' casuale dell'Inter, la palla carambola davanti a Alvarez che intercetta con il braccio, ricevendo il secondo giallo e quindi il cartellino rosso. Sebbene il fallo sia a centrocampo e non interrompa alcun azione pericolosa, da regolamento il provvedimento ci potrebbe anche stare. Certo è che, visto il metro di giudizio mantenuto dall'arbitro nel non sanzionare il fallo di Mertens, il provvedimento risulta un po' assurdo. (3-2)
- L'episodio più dubbio del match. Palacio riceve in area, protegge la sfera ma viene abbattuto da Zapata, che gli frana sul ginocchio, da dietro. Rigore solare per tutti, eccezion fatta per Mazzoleni. All'Inter non viene fischiato un calcio di rigore a favore in campionato da Napoli-Inter 3 a 1 della scorsa stagione: significa più di un girone intero senza penalty (e 1 solo rigore a favore in tutto il 2013 in Serie A). Clamoroso. (0-0)
- Muntari entra durissimo su Jonathan, con il piede a martello, commettendo un fallo simile a quello che ha portato all'espulsione di Montolivo in Champions League contro l'Ajax. L'arbitro non estrae nemmeno il giallo ma il rosso era (quasi) d'obbligo. (0-0)
Lazio-Inter (1-0)
- L'episodio più controverso del match: Alvarez batte un corner dalla sinistra; Dias trattiene in maniera plateale Rolando (il difensore della Lazio aggancia il portoghese tenendolo dal polso con entrambi le mani). Né Damato né il giudice di porta sanzionano l'irregolarità ma, citando Marchegiani a Sky Calcio Show, "se l'arbitro vede questo non può che essere rigore". (0-0)
- Dias entra in modo scomposto su Guarin, colpendolo in ritardo sulla coscia, con la gamba alta. Sarebbe secondo giallo (molto più plateale del primo) e quindi espulsione, ma l'arbitro grazia il difensore brasiliano, sbagliando. (0-0)
Inter-Chievo (1-1)
- Nagatomo segna una doppietta, ribadendo in rete il tiro-cross di Jonathan e ribaltando il risultato, dopo il vantaggio iniziale di Paloschi. Il giapponese è chiaramente in gioco (circa un metro, metro e mezzo dietro Dramè) ma Giachero, assistente di Tommasi, annulla la rete del 2 a 1, segnalando un fuorigioco inesistente. (1-1)
- Ultimi secondi di gioco, la palla danza in area e cadono in due. Se su Palacio non c'è nulla è invece palese e solare il rigore su Botta. Il giocatore dell'Inter viene infatti colpito da dietro da Cesar che, nel tentativo di rinviare, calcia letteralmente la gamba dell'argentino, senza nemmeno sfiorare il pallone. Senza parole... (1-1)
Genoa-Inter (1-0)
- Guarin lotta in area con Cofie, il colombiano ha la meglio e cerca Palacio ma il difensore del Genoa intercetta il pallone con il braccio. Il tocco è involontario (Cofie è molto vicino a Guarin) ma il braccio è alto e larghissimo. Secondo la mia personale opinione questi rigori non si dovrebbero dare, ma vengono fischiati praticamente sempre, tranne a noi ovviamente. (Ricordo il penalty + secondo giallo fischiato a Lucio su un tiro ravvicinato nel Derby di ritorno del 2010: come può quello essere rigore e questo no?). (0-0)
- Cofie, già ammonito, trattiene Milito su un lancio dalle retrovie (l'argentino sembrava essere in offside, ma in realtà la sua posizione è regolare). Rizzoli non assegna neanche il fallo, nonostante, da regolamento, ci potesse anche stare il secondo giallo, forse un po' eccessivo. Ma quello che ha del ridicolo è il fatto che il quarto uomo abbia ripetutamente urlato a Rizzoli di prendere provvedimenti, avendo visto chiaramente l'irregolarità, ma il direttore di gara lo abbia ignorato. Perché? (0-0)
- Pogba ruba palla a Kovacic (commettendo fallo), la sfera giunge a Vidal che viene abbattuto da Kuzmanovic, poi ammonito. Il cileno aveva già spostato il pallone e il fallo del serbo è molto brutto, sebbene il piede sia basso e non a martello: intervento da arancione, ma se Rocchi avesse estratto il cartellino rosso ci sarebbe stato poco da ridire. (0-0)
- Tutto in un minuto: Guarin cerca il cross dall'angolo destro dell'area, Longhi allunga la gamba ma mette in corner deviando con il braccio. Il tocco c'è, ma il difensore neroverde è abbastanza vicino al colombiano: giusto lasciar proseguire. Sul corner Samuel viene affossato da Bianco con una trattenuta, anche qui Peruzzo lascia correre, ma in questo caso la decisione non è corretta, non tanto per questo episodio (anche The Wall strattona il giocatore del Sassuolo) ma per il fallo molto più netto di Cannavaro su Rolando. (0-0)
- Icardi, al terzo pallone toccato, insacca la sfera alle spalle di Neto sul bel cross di Nagatomo. La posizione dell'italo-argentino è, però, irregolare. (1-1)
Inter-Cagliari (1-1)
- Ammonito anche Ekdal per una bruttissima entrata su Icardi. Rischio altissimo: ci stava tranquillamente il rosso. E' giusto inoltre ricordare come il centrocampista rossoblu dovesse essere già ammonito per il fallo su Jonathan. Balza clamorosamente all'occhio la palese differenza di trattamento rispetto, ad esempio, al giallo mostrato a Juan Jesus. (1-1)
- L'episodio più controverso della partita: Icardi anticipa Avramov colpendo la traversa, il pallone torna verso l'argentino che però non può concludere a rete (la porta era vuota) per la vistosa spinta di Astori. Anche secondo l'ex-arbitro Paparesta, intervenuto dagli studi di Mediaset, all'Inter manca un rigore. L'ennesimo, aggiungiamo noi. (1-1)
Roma-Inter (0-0)
- Icardi conclude verso la porta in situazione di precario equilibrio. L'argentino si lamenta con il direttore di gara invocando il penalty per un fallo di Benatia e ha ragione: il difensore della Roma lo ostacola sia con il braccio destro che con il sinistro (con il quale gli cinge la vita in modo falloso). (0-0)
- Mischia in area giallorossa, De Rossi marca Icardi con le cattive, ma, dopo qualche spintone di ordinaria amministrazione, rifila all'attaccante interista un pugno in pieno volto. Rigore palese e cartellino rosso ma l'arbitro non vede, sarà sicuramente un episodio da prova tv. (0-0)
- Samuel si lascia scappare Destro e cerca di trattenerlo, senza riuscire a toccarlo. L'argentino però perde il passo (più o meno volontariamente) e cade a terra travolgendo l'attaccante italiano. Anche in questo caso sarebbe stato corretto concedere il penalty, ma il fallo in questione è molto meno netto rispetto al contatto Benatia-Icardi del primo tempo. (0-0)
- Altro lavoro per i moviolisti. Juan Jesus, parzialmente nascosto da De Rossi, rifila un colpo sul fianco di Romagnoli (che cade a terra in maniera molto plateale). Come per il pugno di De Rossi, l'assegnazione del cartellino rosso e del rigore sarebbe stata giusta. Bisogna però sottolineare come, sia per le scorrettezze non sanzionate di De Rossi e Juan Jesus che per i due possibili rigori negati per i contatti Benatia-Icardi e Samuel-Destro, in entrambi i casi siano molto più netti gli episodi pro-Inter (e quindi più gravi gli errori di Bergonzi). (0-0)
Inter-Atalanta (1-2)
- Calcio d'angolo per l'Inter, Stendardo strattona vistosamente Ranocchia: sarebbe calcio di rigore, anche abbastanza netto. Certo è che quando la "sfortuna" colpisce, lo fa a 360 gradi. Sul ribaltamento di fronte, infatti, l'Atalanta trova il gol del vantaggio, anche perché il fallo di Stendardo impedisce a Ranocchia di tornare in difesa. E, naturalmente, il gol di Bonaventura arriva proprio dalla zona che sarebbe dovuta essere presidiata dal difensore italiano. (0-0)
- Punizione di Brienza scodellata in mezzo, Bonaventura è lasciato colpevolmente solo e riesce a segnare il gol dell'incredibile 1 a 2, anche grazie alla grave incertezza di Handanovic. E' però da rivedere la posizione di Denis: il Tanke è in fuorigioco su tiro di Bonaventura e ostacola leggermente Ranocchia, che non può giungere sulla respinta di Handanovic. Il difensore italiano difficilmente sarebbe potuto arrivare sul pallone (e, anche in questa eventualità, avrebbe potuto fare ben poco per salvare il gol), ma, viste le nuove disposizioni, la posizione dell'argentino può essere considerata attiva e il gol, seppur in modo davvero fiscale, sarebbe dovuto essere annullato, come ha ricordato l'ex-arbitro Cesari nella moviola di Sport Mediaset. Guardando l'applicazione del regolamento anche nel caso del gol annullato a Novaretti in Lazio-Milan, la decisioni qui ci starebbe tutta, anche se siamo davvero al limite. (1-1)
- L'episodio più dubbio del match: Palacio crossa al centro ma la palla impatta sul braccio sinistro di Heurtaux, che dal replay sembra proprio cercare il pallone (anche se la distanza è abbastanza ravvicinata). Penalty non certo plateale, ma sicuramente il rigore ci poteva benissimo stare. (0-0)
- Contatto Mesbah-Palacio in area, Calvarese lascia correre nonostante le proteste evidenti di quest'ultimo, ma sbaglia: il giocatore granata si disinteressa completamente del pallone (dal replay si vede molto bene come il difensore non stia seguendo con lo sguardo la traiettoria della sfera seguendo solo Palacio) e lo atterra spingendolo con entrambi le mani. La spinta è abbastanza leggera, ma due cose rendono clamorosa la mancata assegnazione del penalty. La prima, come detto, è il fatto che Mesbah si disinteressi completamente del pallone, la seconda è che il tutto avvenga a una spanna di distanza dall'arbitro addizionale Rocchi (sì, sempre lui). (1-2)
Inter-Bologna (2-2)
- Intervento davvero brutto sulla caviglia di Lazaros da parte di Ranocchia, ammonito poi da Mazzoleni. Era da cartellino rosso: il fallo è molto pericoloso. (2-2)
- Primo rigore della stagione assegnato a favore dell'Inter; sanzionata una trattenuta di Mantovani su Palacio. Il rigore c'è, l'arbitro però sbaglia a non assegnare il secondo giallo al difensore. (2-2)
- Rischia molto Soriano che commette due entrate da dietro in due azioni consecutive. Valeri fischia in entrambi i casi il fallo ma decide di non estrarre il secondo, sacrosanto, cartellino giallo. Graziato, soprattutto per il brutto fallo su Kovacic. (0-4)
Inter-Napoli (0-0)
- Icardi serve un grande assist a Palacio mettendolo solo davanti al portiere. Poco prima che l'argentino giunga sul pallone Britos lo stende, allargando il braccio. Britos è ultimo uomo e dunque il fallo sarebbe da espulsione. Rizzoli non è dello stesso avviso ed estrae solamente il giallo, fra le proteste dei nerazzurri. Si può parlare all'infinito del fatto che El Trenza non sia ancora in possesso della sfera e dunque non sia chiara occasione da gol, ma agli arbitri viene data, proprio per questo motivo, tantissima libertà di interpretazione del regolamento per scegliere la sanzione più corretta. Questo fallo è da rosso, poche discussioni. (0-0)
- Nagatomo cerca il passaggio per Kovacic, la sfera è intercettata con il braccio da Henrique ma Rizzoli concede il vantaggio, che non si concretizza (pochi secondi dopo la palla esce dal campo). Onestamente è una delle decisione arbitrali di questa stagione che più mi lascia perplesso. Dopo le proteste di Stramaccioni per l'espulsione di Nagatomo nel Derby dello scorso anno e di Mazzarri per già citato cartellino rosso ad Alvarez, tutti i media hanno ribadito più e più volte come l'arbitro sia obbligato ad estrarre il cartellino giallo se il fallo di mano è atto a interrompere il passaggio fra due giocatori avversari. Perché qui no? Perché qualsiasi decisione contro l'Inter viene sempre motivata con interpretazioni (secondo me) assurde e faziose del regolamento, che infatti non viene mai applicato in questo modo? (0-0)
domenica 6 ottobre 2013
Inter-Roma: la moviola.
Ciao a tutti! Eccovi la nostra moviola di Inter-Roma 0 a 3, partita che ci ha visto uscire sconfitti forse un po' immeritatamente (non tanto per la sconfitta -giustissima per la superiorità mostrata dalla squadra capitolina- quanto per i tre gol di scarto). Tanti gli episodi da analizzare: eccovi l'analisi nel dettaglio.
Primo Tempo:
7' Taider perde palla al limite dell'area giallorossa, dando via al contropiede della Roma che si chiude con un tiro, murato da Ranocchia, di Gervinho. Sul franco-algerino c'è però un fallo, non ravvisato da Tagliavento.
15' Pjanic trattiene vistosamente Taider che gli aveva soffiato il pallone: giallo giusto.
28' Benatia stende Alvarez sul lato corto dell'area di rigore. Giuste sia l'ammonizione per il giocatore giallorosso che la punizione dal limite (anche se di poco, non è calcio di rigore).
30' Altra sanzione giusta per la Roma: questa volta è Castan a compiere un vistoso fallo di mano venendo ammonito.
32' Taider e Juan Jesus contrastano Totti in modo irregolare e il brasiliano riceve un cartellino giallo. Il fallo c'è, ma forse è più di Taider. In ogni caso il provvedimento è eccessivo.
39' Gervinho semina il panico sulla fascia destra, Pereira si fa saltare ma poi lo falcia da dietro, venendo ammonito e causando il calcio di rigore. Il fallo (e il giallo) ci sono, ma il replay mostra come il contatto sia fuori area. Bisogna però dire come questa chiamata di Guida fosse stata complicata molto dalla velocità elevata dell'azione.
Secondo Tempo:
50' Balzaretti viene ammonito per aver abbattuto Guarin, scappato in contropiede: altra sanzione corretta.
59' Totti colpisce Cambiasso al volto con una gomitata. Rischia il capitano della Roma, anche se non c'è cattiveria nel fallo. Ci poteva stare però il giallo.
66' De Sanctis esce in presa alta ma perde la palla, che finisce su Ranocchia e, successivamente, in rete. Giusto annullare il gol perché Ranocchia nello slancio colpisce il braccio di De Sanctis (che sarà però ammonito per proteste).
79' Balzaretti compie un'entrata in tackle su Alvarez ricevendo il secondo giallo: corretta l'espulsione.
88' Provvedimento giusto anche per Taddei che viene ammonito per un fallo su Kovacic.
Inter-Roma 0-3: le pagelle.
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| Serataccia per Andrea Ranocchia. |
Pagelle:
Handanovic 6 Come accadeva spesso con Stramaccioni, nel primo tempo ogni tiro equivale ad un gol subito: prima un tiro chirurgico di Totti, poi un rigore dello stesso capitano giallorosso e poi ancora un tiro a fil di palo di Florenzi. Nella seconda frazione di gioco bravo a salvare sugli indemoniati Florenzi e Gervinho.
Rolando 5,5 Campagnaro è un'altra cosa e si sapeva, va in difficoltà anche lui ma forse è il "migliore" della difesa nerazzurra.
Ranocchia 4,5 Serataccia per il difensore centrale italiano, va letteralmente in tilt contro l'attacco veloce e senza punti di riferimento della Roma. Sbaglia anche in fase di disimpegno.
Juan Jesus 5 Anche lui ne combina una dietro l'altra, ma bisogna anche sottolineare che dalla sua parte gioca Pereira che non lo aiuta mai.
Nagatomo 5,5 A sinistra è più a suo agio che a destra, tenta alcuni affondi sulla fascia ma i giallorossi difendono alla grande.
Taider 5 Sbaglia molti palloni e in fase difensiva viene surclassato dal micidiale contropiede giallorosso.
(Dal 57°) Kovacic s.v.
Cambiasso 5,5 Tenta di ripetere le belle prestazioni contro Fiorentina e Cagliari, ma la Roma e il suo centrocampo sono di un altro livello.
Guarin 6 Colpisce un palo interno che solo la sfortuna ha fatto sì che la palla non entrasse e, ricordiamolo, il punteggio era ancora 0-1. Discreta partita per il colombiano.
(Dal 70°) Milito s.v.
Pereira 3 Mi dispiace, un voto così si dà solo ai somari. Lui sta dimostrando nelle tante occasioni che ha avuto di essere inadatto all'Inter e per certi versi al gioco del calcio. Non sto tanto valutando la sua prova in Inter-Roma, quanto le sue prestazioni dall'agosto 2012 a oggi. In difesa è assente o fa danni (vedi rigore procurato in Inter-Roma, ma la lista si può allungare), in fase di possesso palla l'unica cosa che sa fare è buttare in avanti palloni a caso. E' ufficlmente entrato nella top 5 dei terzini nerazzurri più scarsi di sempre insieme a Gresko, Brechet, Georgatos e Macellari.
(Dal 46°) Icardi s.v. Ha una buona occasione per segnare ma non riesce a sfruttarla. Entrare sullo 0-3 non è per niente facile.
Alvarez 6,5 Il migliore in campo dell'Inter, tenta di accendere la luce, ma forse qualcuno si è dimenticato di pagare la bolletta all'Enel.
Palacio 5,5 Troppo solo, necessita di un compagno di reparto come Icardi o Milito. L'impegno non manca mai.
All. Mazzarri 5,5 Non è colpa sua se la società gli ha lasciato giocatori come Pereira, ma lui sbaglia nel lasciare Palacio troppo solo. Comunque, lasciando stare l'incidente di percorso di questa partita, se l'Inter è cresciuta è soprattutto merito suo.
Totti 10 Non ho mai fatto le pagelle dell'altra squadra, ma in questo caso ho dovuto. Il capitano della Roma, nonostante l'età, è ancora un fuoriclasse assoluto, capace di segnare da ogni posizione con il suo destro chirurgico. Da avversario, complimenti!
sabato 5 ottobre 2013
Inter-Roma: presentazione della partita e probabili formazioni
Sabato alle 20.45 lo stadio Giuseppe Meazza di Milano ospiterà un match molto importante ai fini del campionato per entrambe le squadre. Le due formazioni sono le uniche tra le prime posizioni a non avere impegni europei, per questo tutte le loro energie sono rivolte a vincere questa partita. La Roma arriva da una striscia di vittorie consecutive, è infatti l'unica formazione a punteggio pieno, mentre l'Inter da un pareggio sul campo di Trieste, che si è rivelato essere un terreno indegno per un match di serie A quando piove. Per la formazione ospite, che parte da favorita, sarà importante mantenere il proprio ruolino di marcia. Per la formazione nerazzura il vero obiettivo è non perdere punti dal treno delle prime tre, a caccia di un posto per l'Europa che conta.
Casa Inter-Per l'allenatore toscano si presentano due problematiche in vista del match: le assenze di Campagnaro e Jonathan. In entrambi i casi, come spiegato dello stesso tecnico in conferenza stampa, non si tratta di infortuni importanti, tuttavia i due non saranno della partita. Il brasiliano verrà quasi sicuramente sostituito da Alvaro Pereira, con conseguente cambio di fascia del samurai Nagatomo. Per la difesa sono pronte due soluzioni: l'innesto di Rolando o l'abbassamento di Cambiasso. Tra le due la prima ipotesi sembrerebbe la più fondata. Ballottaggio anche per l'interno sinistro a centrocampo: Kovacic o Taider? Davanti confermato il duo Alvarez-Palacio con Icardi pronto a subentrare.
Casa Roma- Anche Rudi Garcia ha a che fare con due assenze: né Maicon né Bradley sono della partita. Al posto del brasiliano ci sarà Torosidis, a centrocampo ancora spazio al trio Strootman, Pjanic, De Rossi. In attacco Totti sarà il riferimento, supportato da Florenzi e Gervinho. Quest'ultimo, grazie alle prestazioni ben lontane da quelle offerte durante la passata stagione alla corte di Wenger, strappa la maglia da titolare a Ljajic.
Fomazioni:
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Rolando, Ranocchia, Juan Jesus; Nagatomo, Guarin, Cambiasso, Taider, Pereira; Alvarez; Palacio
Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman; Gervinho, Totti, Florenzi.
Casa Inter-Per l'allenatore toscano si presentano due problematiche in vista del match: le assenze di Campagnaro e Jonathan. In entrambi i casi, come spiegato dello stesso tecnico in conferenza stampa, non si tratta di infortuni importanti, tuttavia i due non saranno della partita. Il brasiliano verrà quasi sicuramente sostituito da Alvaro Pereira, con conseguente cambio di fascia del samurai Nagatomo. Per la difesa sono pronte due soluzioni: l'innesto di Rolando o l'abbassamento di Cambiasso. Tra le due la prima ipotesi sembrerebbe la più fondata. Ballottaggio anche per l'interno sinistro a centrocampo: Kovacic o Taider? Davanti confermato il duo Alvarez-Palacio con Icardi pronto a subentrare.
Casa Roma- Anche Rudi Garcia ha a che fare con due assenze: né Maicon né Bradley sono della partita. Al posto del brasiliano ci sarà Torosidis, a centrocampo ancora spazio al trio Strootman, Pjanic, De Rossi. In attacco Totti sarà il riferimento, supportato da Florenzi e Gervinho. Quest'ultimo, grazie alle prestazioni ben lontane da quelle offerte durante la passata stagione alla corte di Wenger, strappa la maglia da titolare a Ljajic.
Fomazioni:
Inter (3-5-1-1): Handanovic; Rolando, Ranocchia, Juan Jesus; Nagatomo, Guarin, Cambiasso, Taider, Pereira; Alvarez; Palacio
Roma (4-3-3): De Sanctis; Torosidis, Benatia, Castan, Balzaretti; Pjanic, De Rossi, Strootman; Gervinho, Totti, Florenzi.
mercoledì 2 ottobre 2013
Saranno famosi: Federico Bonazzoli.
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| Bonazzoli (foto "tuttomercatoweb.com") |
Talento bresciano.- Federico nasce nel 1997 a Manerbio, in provincia di Brescia. Da subito si dimostra un grande talento, tanto da essere acquistato dall'Inter per essere inserito nei Pulcini. Svolge quindi tutta la trafila nelle giovanili nerazzurre, segnando valanghe di gol e portando vari titoli, tra i quali la vittoria del campionato Giovanissimi Nazionali. Si dimostra talmente bravo da essere promosso con i ragazzi di un anno più grandi e ora fa parte della Primavera, nonostante abbia solo 16 anni e spesso debba confrontarsi con ragazzi di 19 anni. Questa stagione è cominciata nel migliore dei modi, visto che nella prima giornata di campionato ha realizzato il gol del pareggio in rovesciata. Per quanto riguarda le selezioni giovanili della Nazionale Italiana, Federico ha giocato in Under 15, 16, 17 e ora è stato convocato in U-18. In totale, con la maglia azzurra, ha giocato 26 partite e segnato 10 gol. Già lo scorso anno si è allenato con la Prima Squadra, non resta che aspettare un paio d'anni e potremmo già sentirne parlare a livello nazionale.
Attaccante completo.- Attaccante strutturato fisicamente, veloce e tecnico, dagli addetti ai lavori viene paragonato a Marco Borriello. Del calciatore della Roma ha anche il sinistro potente e preciso. Niente male per un giocatore così giovane, ma per sfondare nel calcio che conta la strada è ancora lunga. Una cosa è indubbia: le qualità ci sono tutte.
Se andate su Youtube ci sono già molti video riguardanti questo giovane talento, noi ve ne proponiamo uno dal canale di "Inter de Milao - Brasil", che mostra il gol in rovesciata di Federico contro il Brescia Primavera:
Chiudiamo con il nostro solito "in bocca al lupo" a Federico Bonazzoli e a tutti gli altri canterani nerazzurri! Continuate a seguire la nostra rubrica!
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martedì 1 ottobre 2013
Lavagna Tattica (n°5)
Ciao a tutti! Eccoci con il quinto numero della nostra rubrica settimanale che cerca di analizzare le tattiche e le disposizioni in campo della nostra Inter, integrando queste disamine con esempi tratti dalle più recenti prestazioni nerazzurre. Mazzarri sembra ormai deciso a puntare con forza, almeno inizialmente, sul 3-5-1-1, pronto a passare alle due punte secondo necessità. Le ultime prestazioni contro Sassuolo, Fiorentina e Cagliari mostrano come questa alternanza di moduli si sposi bene alla nostra rosa, dando, per ora, i frutti sperati.
FASE DIFENSIVA
Da salvare: La difesa di Mazzarri trasuda sicurezza, forse anche un po' troppa (il dribbling di Jonathan in area, da ultimo uomo, contro la Fiorentina ha fatto perdere 10 anni di vita ai tifosi allo stadio), ma sicuramente questo fatto testimonia un vero abisso rispetto la scorsa stagione, e un fattore sicuramente positivo. Siamo stati fortunati, ma il gol di Jonathan nasce proprio da un'azione personale -un po' rischiosa- di Ranocchia che ha creato la superiorità numerica. Il pacchetto arretrato ha funzionato discretamente bene anche contro il Cagliari: solo 3 occasione da gol concesse fra cui quella che ha portato a uno -sfortunato- gol con un tiro da fuori, deviato.
Da migliorare: Un piccolo passo indietro rispetto le precedenti uscite. Certo, la Fiorentina non è il Sassuolo, ma la difesa balla un po' troppo. Come ammesso dallo stesso Mazzarri, l'Inter ha cercato di pressare subito alto ma, non avendo il "coraggio" di rischiare un baricentro avanzato, potendosi poi trovare spesso nell'uno contro uno in difesa, ha deciso di abbassarsi lasciando libertà di manovra ai Viola. Abbiamo vinto, ma quanta sofferenza! Lasciare così tanto spazio a giocatori come Aquilani, Rossi o Borja Valero (su cui Guarin ha tenuto una marcatura insufficiente) poteva costarci davvero caro. Se Campagnaro sembra davvero incapace di sbagliare una partita, non si può dire lo stesso di Ranocchia e Juan Jesus che non hanno brillato, combinando inoltre la frittata che ha portato al calcio di rigore su Joaquin. Meglio, invece, con il Cagliari, nonostante l'assenza di Campagnaro, anche se siamo sembrati un po' troppo poco brillanti. Giocare a Trieste dopo neanche 72 ore rispetto al match con la Fiorentina non è facile, ma l'infrasettimanale non può essere una scusante per una grande come l'Inter, da sempre costruita per essere competitiva su molti fronti.
FASE OFFENSIVA
Da salvare: L'Inter sembra essere sempre più "educata" in fase offensiva. La mano dell'allenatore si vede eccome e finalmente si comincia ad intravedere un gioco: gli interni si allargano sempre cercando di creare la superiorità, spesso muovendosi anche alle spalle dei difensori, Alverez, finalmente schierato al centro e non da esterno, riesce a muoversi lungo tutto il campo, trovando sempre lo spazio giusto per incidere. Salta all'occhio un dato incredibile: dei 16 gol segnati dall'Inter ben 15 sono stati segnati da dentro l'area, segnale della grande mole di gioco che ci permette di arrivare sempre in fondo. Con il Cagliari il campo (quasi impraticabile) e il turnover (massiccio) non hanno cento aiutato la manovra offensiva, ma si sono viste ottime cose, soprattutto con il passaggio alle due punte vere.
Da migliorare: Come detto il 3-5-1-1 sta dando i risultati sperati. Capita però che, con le difese schierate, i varchi siano pochi e (troppo) spesso ci si trovi a fare possesso palla in orizzontale, senza trovare la via per la porta. Contro le "piccole" sarebbe dunque più indicato un 3-5-2 puro, che, oltre a portare il necessario peso aggiuntivo in avanti (come accaduto contro Fiorentina e Cagliari), ci permetterebbe di far ruotare molto di più i nostri giocatori. Una prima punta a scelta fra Icardi e Milito supportata da una seconda come Palacio, con Belfodil pronto a subentrare. Senza dimenticare Alvarez, un vero jolly che potrà giocare sia da seconda punta in un modulo più difensivo che da interno di centrocampo.
FASE DIFENSIVA
Da salvare: La difesa di Mazzarri trasuda sicurezza, forse anche un po' troppa (il dribbling di Jonathan in area, da ultimo uomo, contro la Fiorentina ha fatto perdere 10 anni di vita ai tifosi allo stadio), ma sicuramente questo fatto testimonia un vero abisso rispetto la scorsa stagione, e un fattore sicuramente positivo. Siamo stati fortunati, ma il gol di Jonathan nasce proprio da un'azione personale -un po' rischiosa- di Ranocchia che ha creato la superiorità numerica. Il pacchetto arretrato ha funzionato discretamente bene anche contro il Cagliari: solo 3 occasione da gol concesse fra cui quella che ha portato a uno -sfortunato- gol con un tiro da fuori, deviato.
Da migliorare: Un piccolo passo indietro rispetto le precedenti uscite. Certo, la Fiorentina non è il Sassuolo, ma la difesa balla un po' troppo. Come ammesso dallo stesso Mazzarri, l'Inter ha cercato di pressare subito alto ma, non avendo il "coraggio" di rischiare un baricentro avanzato, potendosi poi trovare spesso nell'uno contro uno in difesa, ha deciso di abbassarsi lasciando libertà di manovra ai Viola. Abbiamo vinto, ma quanta sofferenza! Lasciare così tanto spazio a giocatori come Aquilani, Rossi o Borja Valero (su cui Guarin ha tenuto una marcatura insufficiente) poteva costarci davvero caro. Se Campagnaro sembra davvero incapace di sbagliare una partita, non si può dire lo stesso di Ranocchia e Juan Jesus che non hanno brillato, combinando inoltre la frittata che ha portato al calcio di rigore su Joaquin. Meglio, invece, con il Cagliari, nonostante l'assenza di Campagnaro, anche se siamo sembrati un po' troppo poco brillanti. Giocare a Trieste dopo neanche 72 ore rispetto al match con la Fiorentina non è facile, ma l'infrasettimanale non può essere una scusante per una grande come l'Inter, da sempre costruita per essere competitiva su molti fronti.
FASE OFFENSIVA
Da salvare: L'Inter sembra essere sempre più "educata" in fase offensiva. La mano dell'allenatore si vede eccome e finalmente si comincia ad intravedere un gioco: gli interni si allargano sempre cercando di creare la superiorità, spesso muovendosi anche alle spalle dei difensori, Alverez, finalmente schierato al centro e non da esterno, riesce a muoversi lungo tutto il campo, trovando sempre lo spazio giusto per incidere. Salta all'occhio un dato incredibile: dei 16 gol segnati dall'Inter ben 15 sono stati segnati da dentro l'area, segnale della grande mole di gioco che ci permette di arrivare sempre in fondo. Con il Cagliari il campo (quasi impraticabile) e il turnover (massiccio) non hanno cento aiutato la manovra offensiva, ma si sono viste ottime cose, soprattutto con il passaggio alle due punte vere.
Da migliorare: Come detto il 3-5-1-1 sta dando i risultati sperati. Capita però che, con le difese schierate, i varchi siano pochi e (troppo) spesso ci si trovi a fare possesso palla in orizzontale, senza trovare la via per la porta. Contro le "piccole" sarebbe dunque più indicato un 3-5-2 puro, che, oltre a portare il necessario peso aggiuntivo in avanti (come accaduto contro Fiorentina e Cagliari), ci permetterebbe di far ruotare molto di più i nostri giocatori. Una prima punta a scelta fra Icardi e Milito supportata da una seconda come Palacio, con Belfodil pronto a subentrare. Senza dimenticare Alvarez, un vero jolly che potrà giocare sia da seconda punta in un modulo più difensivo che da interno di centrocampo.
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